INCREDIBILE! CON LE NUOVE BOLLETTE DELLA LUCE MENO CONSUMI E PIÙ PAGHI, ECCO PERCHÉ

Le prime bollette della luce recapitate nel 2017 hanno riservato un’amara sorpresa a tantissimi consumatori.

È successo che diversi utenti (per una bolletta bimestrale inerente ad una seconda casa) pagavano ogni due mesi solo la quota fissa perché non c’era consumo, adesso hanno ricevuto bollette di importo pari a circa 50 euro.

Inizialmente hanno pensato ad un errore o ad un conguaglio invece non è stato così perché per effetto della nuova riforma dell’energia elettrica vige la regola che: meno consumi più paghi.

Nel dettaglio:

Il 1° Gennaio 2016 è partita la riforma dell’energia elettrica (delibera AEEGSI 502/2015), riforma che nel triennio 2016-2018 ridefinirà totalmente il sistema tariffario, rendendolo più equo secondo gli intenti dell’Autority AEEGSI.

Quest’anno, 2017, è entrata in vigore la seconda parte di questa riforma, cioè quella che incide in modo più radicale sulla nuova struttura tariffaria.

Fino al 31 Dicembre 2015 ognuno di noi pagava un kWh in relazione al consumo annuo (il prezzo era legato a 5 scaglioni di consumo).

Questa vecchia tipologia di tariffazione tendeva a premiare chi consuma poco e penalizzare invece coloro con grandi consumi annui.

La nuova riforma si pone l’obiettivo di armonizzazione del prezzo, cioè rendere il costo del kWh indipendente dal consumo annuo del cliente finale.

L’abolizione degli scaglioni non sarà istantaneo ma graduale, nel 2016 gli scaglioni sono stati ridotti a 3, per quest’anno (2017) erano previsti solo due scaglioni (chi consuma di più, chi consuma meno) e dal 2018 eliminazione totale degli scaglioni.

In realtà il 2017 ha portato qualcosa in più: una tariffa unica per gli utenti domestici residenti.

Novità 2017 per clienti domestici in maggior tutela.

Come detto in precedenza sparisce la distinzione tra utenti residenti con potenza contrattuale fino a 3kw (tariffa D2) e utenti residenti con potenza superiore a 3 kW (tariffa D3), quindi dal 2017 c’è un unica tariffa per le forniture di energia elettrica in abitazioni di residenza anagrafica (così si chiama la tariffa), se si sceglie il regime di maggior tutela.

Questo nuovo sistema tariffario introduce queste novità rispetto il 2016:

  • Riduzione a 2 degli scaglioni di prezzo sul costo della componente materia prime e oneri di sistema del kWh(dopo vedremo per chi sarà un bene e per chi no);
  • Eliminazione degli scaglioni per componente del kWh “Trasporto e gestione del contatore”.

Cosa cambia per i clienti domestici non residenti?

Le novità 2017 per gli utenti domestici non residenti sono le seguenti:

  • eliminazione degli scaglioni anche per la componente del kwh legata al “trasposporto e gestione del contatore” (lo scorso anno erano stati eliminati gli scaglioni per la componente energia;
  • inserimento di una quota fissa di ben 135€ annui a copertura degli oneri di sistema, quota non presente nelle tariffe residenti.

Quindi in poche parole il nuovo sistema tariffario tende a penalizzare i bassi consumi e a favorire gli alti, tutto ciò potrebbe comportare un maggior uso dell’energia elettrica a sfavore del gas o altri combustibili.