EMERGENZA CINGHIALI, IERI L’INCONTRO IN PREFETTURA: “OCCORRE AGIRE SUBITO PER RIDURRE LA PRESENZA DEGLI ANIMALI SUL TERRITORIO!”

Emergenza cinghiali in Basilicata: ieri in Prefettura si è svolta la Conferenza regionale permanente, indetta su richiesta dell’assessore regionale Luca Braia, per cercare di trovare soluzioni a questo problema.

I dati forniti dall’Osservatorio regionale fotografano una popolazione di cinghiali 6 volte maggiore rispetto a quella sostenibile dal territorio regionale.

L’evoluzione della distribuzione geografica del cinghiale, sia per l’ampiezza dei territori conquistati sia per la rapidità con la quale si è verificata, ha indotto la Regione ad effettuare diversi interventi, attivando tutti gli strumenti previsti dalle normative vigenti, che per essere efficaci necessitano una tempestiva ed integrale applicazione al massimo dei livelli possibili.

Al tavolo presieduto dal prefetto di Potenza e di Matera, dallo stesso assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Luca Braia e dall’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer, hanno preso parte il dirigente dell’Ufficio Economia servizi e valorizzazione del territorio rurale Giuseppe Eligiato, il dirigente dell’Ufficio Parchi Francesco Ricciardi, il responsabile dell’Osservatorio Regionale degli Habitat Naturali e delle Popolazioni Faunistiche Carlo Gilio, oltre che numerose associazioni di categoria (agricoltori, cacciatori), il presidente della Provincia di Potenza Valluzzi, il sindaco di Potenza Dario De Luca e il consigliere Marco D’Andrea in rappresentanza del sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri, rappresentanti dei Parchi del Corpo Forestale dello Stato, presidenti dei cinque Atc (Ambiti territoriali caccia) ed il consigliere regionale Vincenzo Robortella.

Il tavolo in Prefettura ratifica la proposta di istituire la cabina di regia nel Dipartimento Agricoltura, che effettuerà un monitoraggio costante delle azioni svolte dai Parchi, dagli Atc e dalle Associazioni venatorie nel tentativo di rendere più efficaci ed efficienti gli strumenti attivati e proverà a fare sistematicamente il punto della situazione aggiornando puntualmente la Prefettura.

L’assessore Braia ha dichiarato:

“Le Prefetture hanno accolto, con sensibilità estrema al tema della sicurezza e dell’incolumità delle persone, la richiesta formulata da parte dei dipartimenti regionali all’agricoltura ed all’ambiente di riunire attorno ad uno stesso tavolo tutti gli attori istituzionali coinvolti nella gestione della popolazione degli ungulati e della fauna selvatica sul nostro territorio, con l’obiettivo di concordare delle azioni che potranno consentire un più efficace coordinamento di quella che si può definire come reale emergenza ambientale, che vede come principali vittime gli agricoltori che subiscono i danni alle colture ed alle produzioni e i cittadini che a causa degli animali si trovano coinvolti in incidenti stradali”.

L’obiettivo da porsi, come emerso dalle relazioni dei due dipartimenti, è quello di abbassare sensibilmente il numero dei cinghiali varando misure che possano prevenire e ridurre i danni e migliorare la coesistenza fra gli ungulati e le attività umane attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa, su tutto il territorio regionale.

Sono state esposte al tavolo in Prefettura, le diverse azioni che il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali ha posto in essere negli ultimi mesi del 2015 per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata, che hanno generato la cattura ufficiale nell’ultimo anno di quasi 7mila capi, quali la terza giornata aggiuntiva di caccia nel periodo venatorio relativo al cinghiale nei mesi di novembre e dicembre e il nuovo disciplinare per il prelievo controllato dei cinghiali che prevede, a partire dal 2016, l’utilizzo di tutte le metodologie di controllo, compreso il metodo della girata (già autorizzato a 600 selecontrollori), l’utilizzo di cane addestrato limiere e le catture previo autorizzazione per mezzo di gabbie e/o recinti detti chiusini con eventuale abbattimento o traslocazione.

La Regione e gli Ambiti Territoriali di Caccia, allo stato attuale, hanno attivato tutte le procedure per l’attuazione delle attività di controllo che in parte sono già in corso e che interesseranno circa 600 siti sul territorio a caccia programmata con la tecnica da appostamento.

Sulla sicurezza dei cittadini sia il Prefetto di Potenza che di Matera hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare.