Coronavirus, Draghi: “Essere più preparati per il futuro, non sappiamo quanto durerà la pandemia”

Così il presidente del Consiglio Draghi in un videomessaggio in vista del Global Health Summit del prossimo 21 maggio a Roma:

“L’attuale pandemia ci impone di essere meglio preparati per il futuro.

Dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali.

Dobbiamo rafforzare il coordinamento e la cooperazione globali.

Il nostro lavoro deve iniziare ora, poiché non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia o quando ci colpirà la prossima.

La pandemia Covid ha causato più di tre milioni di vite nel mondo e imposto un costo elevato alle nostre economie.

Lo scorso anno l’output globale ha sofferto la contrazione più profonda dalla seconda guerra mondiale colpendo sia le economie avanzate che i mercati emergenti.

Molti di noi non erano pronti ad affrontare una crisi sanitaria di questa portata.

Ci mancava la capacità di individuare la pandemia attraverso un sistema di allerta precoce.

I nostri piani di emergenza erano datati e insufficienti.

Nonostante il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha mostrato la fragilità dei nostri sistemi sanitari.

Ma abbiamo mostrato l’abilità di reagire.

Stiamo combattendo il virus attraverso l’inventiva, l’operosità, la cooperazione.

In meno di un anno gli scienziati hanno sviluppato numerosi vaccini efficaci, le industrie farmaceutiche hanno collaborato per aumentare la loro produzione, i governi hanno lanciato programmi di vaccinazione senza precedenti“.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al webinar ha detto:

“Questa pandemia ci ha dimostrato che la salute è un vero bene pubblico globale.

Per questo la Presidenza italiana del G20 e la Commissione europea hanno deciso di ospitare il 21 maggio a Roma un Global Health Summit.

Ed è per questo che vogliamo sentire voi prima di discutere su come prevenire crisi future, come prepararsi meglio e come diventare più resilienti in un’era di pandemie.

Ci sono domande importanti da affrontare: cosa serve per garantire un’efficace cooperazione multilaterale quando si risponde a una crisi sanitaria globale?

Cosa possiamo fare per garantire che tutti i paesi, grandi o piccoli, con reddito alto o basso, abbiano le capacità necessarie per affrontare la prossima crisi?

E, ultimo ma non meno importante: come possiamo mobilitare le risorse necessarie a livello globale?”.