Coronavirus Basilicata, cresce il numero dei positivi: “Interventi per garantire la riapertura insicurezza delle scuole”. Le richieste

Su richiesta di ANCI e UPI di Basilicata si terrà un incontro tecnico domani, lunedì 3 gennaio, con il Presidente della Regione Basilicata, al fine di valutare le azioni necessarie da intraprendere per consentire la ripresa dell’anno scolastico in sicurezza, considerato l’elevato e crescente numero di positivi al COVID-19.

I Comuni e le Province, in particolare, chiedono alla Regione Basilicata di valutare la possibilità di far slittare la riapertura delle Scuole di ogni ordine e grado di almeno un paio di giorni e di prevedere la didattica a distanza per almeno una o due settimane (i due ulteriori giorni di chiusura servirebbero proprio per dare il tempo all’Ufficio Scolastico Regionale ed ai Dirigenti Scolastici di attivare le procedure DaD), in considerazione dell’emergenza sanitaria in essere e del proliferare dei casi di positività al COVID-19 proprio tra bambini e ragazzi.

All’uopo, si attende dalla Regione una risposta imminente a conclusine dell’incontro in ordine al posticipo dell’attività scolastica almeno a lunedì 10 gennaio, in modo da consentire ai Comuni, con il supporto di mezzi e risorse finanziarie della Regione e delle Aziende Sanitarie, di effettuare lo screening dell’intera popolazione scolastica con test antigenici rapidi.

Tali richieste sembrano ragionevoli e condivisibili, in quanto finalizzate a:

  • Effettuare uno screening di tutta la popolazione studentesca, come sarebbe previsto anche dall’articolo 13 di cui al Decreto Legge n. 221 dello scorso 24 dicembre, così da scongiurare il diffondersi dell’epidemia e la prematura chiusura di tante classi o plessi scolastici, anche considerato che i dati statistici riferiscono che la variante Omicron corre tra bambini e ragazzi, che rappresentano circa 1/4 dei contagiati;
  • Rafforzare la campagna vaccinale rivolta ai minorenni tra 5 e 11 anni, che prosegue a rilento anche considerati i tempi stretti dal suo avvio (circa un mese);
  • Incrementare il numero dei vaccinati e delle terze dosi nella fascia di età 12-18 anni.

Inoltre, ANCI ed UPI Basilicata ritengono necessario che, stante il preoccupante evolversi della pandemia, venga riattivata e si riunisca settimanalmente l’Unità di Crisi Regionale (U.C.R.), istituita con D.P.G.R. n. 43 del 6 marzo 2020 al fine di garantire la tempestiva ed omogenea attuazione sul territorio regionale delle misure necessarie per fronteggiare la situazione emergenziale causata dalla quarta ondata COVID-19.

Si auspica che, a conclusione dell’incontro con il Presidente della Regione e la Direzione Generale per la Salute, le predette legittime richieste possano trovare accoglimento nell’esclusivo interesse del bene e della salute delle genti lucane.

A tal proposito il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva, dichiara:

“L’aumento esponenziale dei contagi da covid-19 nella nostra terra è palese oramai in queste festività natalizie, soprattutto tra le giovani generazioni e non solo.

Dopo le feste i positivi potrebbero ancora incrementarsi, questo impone un atteggiamento precauzionale nei luoghi più delicati e critici da gestire, quali sono le scuole.

Su esse si riverserà, ancora una volta, la necessità di tracciamento e precauzione, oltre che quella di rendere sempre più sicuri e adeguati gli spazi dove migliaia di nostre figli e figlie passano più ore insieme durante la giornata.

Ben venga che si siano avviate e rafforzate le campagne vaccinali per la fascia 5-11 anni nella nostra regione, con appuntamento dedicato alle dosi pediatriche.

Sicuramente, però, non possiamo cullarci di avere le terapie intensive ben sotto la soglia di rischio (certo non è questo il merito della Regione), perché non può certo bastare per stare tranquilli dal momento che, nell’ultima settimana, siamo tra le regioni con il tasso di crescita contagi più alto in Italia.

Appoggiamo pertanto e siamo al fianco di quanto richiesto, con una nota inviata al Presidente Bardi, da parte dell’Anci Basilicata, a firma dei sindaci lucani.

Occorre comprendere e conoscere entro la giornata del 3 gennaio eventuali decisioni di competenza della Regione Basilicata relative al posticipo a lunedì 10 gennaio della ripresa delle attività scolastiche di ogni ordine e grado.

Occorre mettere in campo uno sforzo di screening notevole ma necessario, coordinato e capillare. Non lasciando soli i sindaci nell’affrontare il rientro delle scuole.

Occorre agire in sinergia, Presidente Bardi, in accordo con i vari comuni della Basilicata che magari già hanno programmato uno screening locale, occorre verificare le singole responsabilità, anche e soprattutto nei capoluoghi Potenza e Matera e nei comuni più grandi, con decisioni e disposizioni utili a limitare il contagio da una parte, a conoscerne dati aggiornati rispetto alla scuola, i cui tracciamenti si sono fermati al 24 dicembre, a favorire le campagne vaccinali di giovani e giovanissimi.

In attesa che il Consiglio dei Ministri decida magari sul vaccino obbligatorio sui luoghi di lavoro, già adottato per il personale sanitario, scolastico e per le forze dell’ordine, riteniamo che la regione possa e debba organizzarsi al meglio per garantire la ripresa della scuola in presenza, per quanto possibile.

Per noi di Italia Viva non ha più senso rinviare l’obbligo vaccinale generale, non solo sui luoghi di lavoro.

La più efficace arma di contrasto al Covid-19 sono proprio i vaccini, i non vaccinati sono l’ostacolo più grande all’uscita dall’emergenza.

Lo Stato, a nostro avviso, deve assumersi la responsabilità di imporre l’obbligo vaccinale.

La riapertura delle scuole da calendario scolastico regionale, in Basilicata, è prevista per il 7 gennaio prossimo.

Sarebbe opportuno approfittare proprio del fine settimana che va dall’Epifania a domenica 9 gennaio, e alla luce del quadro epidemiologico in costante evoluzione, programmare e organizzare con una logistica capillare, avvalendosi magari dell’Esercito, uno screening per tutta la popolazione scolastica della Basilicata.

Chiaramente con una ordinanza apposita che rinvia di qualche giorno la ripresa delle attività per tutti non prima del 10 gennaio e non senza avere i dati da questo campione rilevante di popolazione che si aggiunge a riprendere a fare lezione in presenza.

Un plauso va da parte nostra ai tanti sindaci che nei comuni lucani stanno comunque predisponendo campagne locali di screening con test antigenici rapidi sulla propria popolazione scolastica, al fine di garantire un rientro in sicurezza e di avere un quadro della diffusione dei contagi nei territori che vede, oggi, già numeri altissimi e a scuole chiuse per le festività. Auspichiamo che il Presidente Bardi convochi e riattivi immediatamente una cabina di regia, chiamando tutti i sindaci per affrontare insieme la nuova emergenza generata dalla quarta ondata, in corso.

Chiaramente, la Regione dovrà anche impegnarsi affinché le strutture sanitarie regionali possano essere attivate in tempo e con adeguato personale per assicurare che una tale diffusa campagna di screening nei territori con test antigenici rivolti alle studentesse e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado possa andare di pari passo alla campagna vaccinale.

Prima di dotare le scuole lucane della ventilazione meccanica controllata, come annunciato dal Presidente Bardi, occorre non abbassare la guardia sulla organizzazione sanitaria a vari livelli, così da poter garantire il ritorno in aula alle alunne e agli alunni di Basilicata”.