Benzina e diesel, prezzi in calo: ecco tutti i dati

I prezzi dei carburanti continuano a diminuire nel terzo weekend di novembre, nonostante l’aumento dei tensioni nel Medio Oriente a causa del conflitto tra Israele e Hamas.

Dopo un’estate di rialzi che aveva portato il prezzo del carburante a superare i 2 euro al litro, si registra ora un ulteriore calo dopo le recenti riduzioni.

Lo riporta qui finanza che fa sapere: “Il trend al ribasso dei prezzi dei carburanti continua: le medie nazionali per benzina e diesel registrano ulteriori diminuzioni.

Oggi, si segnalano nuovi aggiornamenti nei prezzi raccomandati di Eni, con una riduzione di 1 centesimo sulla benzina, e di Tamoil e Q8, entrambi con un taglio di 1 centesimo su entrambi i carburanti.

Secondo i dati forniti dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborati successivamente da Staffetta Quotidiana, ecco i costi alle 17 di venerdì 17 novembre su 18.000 impianti:

  • Benzina self service a 1,826 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,827, pompe bianche 1,823).
  • Diesel self service a 1,807 euro/litro (-2, compagnie 1,809, pompe bianche 1,804).
  • Benzina servito a 1,967 euro/litro (-1, compagnie 2,006, pompe bianche 1,888).
  • Diesel servito a 1,947 euro/litro (-2, compagnie 1,987, pompe bianche 1,867).
  • GPL a 0,721 euro/litro (-1, compagnie 0,730, pompe bianche 0,712).
  • Metano a 1,453 euro/kg (invariato, compagnie 1,457, pompe bianche 1,451).
  • GNL a 1,427 euro/kg (+2, compagnie 1,425 euro/kg, pompe bianche 1,428 euro/kg).

Ecco i prezzi rilevati sulle autostrade:

  • Benzina self service: 1,910 euro/litro.
  • Diesel self service: 1,893 euro/litro.
  • Benzina servito: 2,179 euro/litro.
  • Diesel servito: 2,165 euro/litro.
  • GPL: 0,851 euro/litro.
  • Metano: 1,530 euro/kg.
  • GNL: 1,472 euro/kg.

Oltre al prezzo medio nazionale, emerge una notevole disparità nei costi della benzina tra le diverse province italiane.

Consideriamo, ad esempio, la provincia di Biella, dove i 10 distributori offrono il prezzo più conveniente a 1,791 euro al litro, evidenziando una situazione favorevole per i consumatori in quella zona.

D’altra parte, alcune province, specialmente quelle di confine con altri stati o situate al Sud e nelle isole, presentano costi significativamente più elevati.

Un esempio è la provincia di Crotone, dove il prezzo medio della benzina raggiunge oggi i 1,888 euro al litro, quasi 10 centesimi in più rispetto a Biella. Questa differenza sottolinea la varietà di costi che i consumatori possono incontrare a seconda della loro posizione geografica all’interno dell’Italia.

Ma la provincia più virtuosa per quel che riguarda la benzina è Sondrio dove in media un litro di super costa 1,733 euro al litro, mentre la più cara è la Nuoro dove un litro si paga in media 1,886 euro al litro.

Pochi giorni fa, il Tar del Lazio ha annullato il decreto con cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 31 marzo, aveva introdotto l’obbligo di esporre il cartello con i prezzi medi dei carburanti.

Il Tar ha accolto il ricorso presentato da Fegica (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini), Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) e alcuni esercenti. Nonostante ciò, sembra che l’addio al cartello non sia definitivo.

Dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il Decreto Ministeriale, Fegica, Figisc ed Anisa, consultando i loro legali, hanno fornito indicazioni sui comportamenti che i gestori devono adottare.

Sembrerebbe che, sebbene il decreto sia stato annullato, la legge che ha istituito il cartello del prezzo medio dei carburanti rimanga in vigore.

Di conseguenza, il gestore è tenuto a mantenere il cartello, ma è richiesto di lasciarlo vuoto, senza alcuna indicazione di prezzi”.