Basilicata, petrolio: “stop allo sfruttamento del sottosuolo lucano”. Ecco la richiesta

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa della “Rete degli Studenti Medi” che mette al centro della questione la transizione energetica in Basilicata.

Ecco quanto riportato:

“La Regione Basilicata si trova, come tutto il Paese, davanti alla necessità di ideare e realizzare un piano di Transizione Energetica che potrebbe contribuire alla fine dello sfruttamento del sottosuolo lucano e delle risorse petrolifere.

Questo momento era prevedibile, eppure la Giunta Regionale non ha ancora formulato dichiarazioni di natura pratica in merito a una svolta così importante per il territorio lucano.

Ad oggi, il Centro Oli di Viggiano (PZ) conta migliaia di lavoratori che assistono alla Transizione Energetica senza una prospettiva certa del mantenimento dei lori diritti e della loro condizione economica.

Non è accettabile una condizione in cui le grandi aziende del petrolio continuino a sfruttare la Basilicata, senza garantire investimenti nella transizione ecologica e nel superamento dell’industria petrolifera.

La mobilitazione indetta dai sindacati CGIL, CISL e UIL nella giornata del 31 Marzo vuole evidenziare quanto sia importante e urgente la costituzione di un piano industriale che garantisca la trasparenza da parte della regione nei riguardi del futuro dei lavoratori.

Come Rete degli Studenti Medi appoggiamo completamente l’iniziativa in quanto abbiamo sempre ritenuto necessaria una transizione energetica ed ecologica socialmente accettabile, che riesca quindi a tutelare i posti di lavoro e a valorizzare il patrimonio della regione.

Sostenendo CGIL CISL e UIL, chiediamo trasparenza da parte delle aziende e della Regione e l’apertura di un confronto con la Regione che coinvolga tutte le parti sociali e le compagnie petrolifere per poter definire e costruire insieme un piano strategico sull’energia che sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Ci aspettiamo dalle Istituzioni delle risposte certe e favorevoli per quanto riguarda gli investimenti per un’economia green, la ricerca e l’innovazione sostenibile.

Inoltre, ci aspettiamo un piano di Transazione Energetica pragmatico e capace di garantire ai lucani un futuro fuori dal mondo del fossile, mantenendo e creando posti di lavoro basati sulla tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali della nostra terra”.