Basilicata, per alcuni la chiusura delle scuole si poteva evitare: “non sono state valutate le conseguenze”

“Con Ordinanza n. 44 il Presidente della Giunta regionale ha disposto la chiusura delle scuole del primo ciclo che, pertanto, da martedì 17 e fino a giovedì 3 dicembre saranno chiuse e potranno proseguire le attività scolastiche soltanto a distanza.

Inutile, ora, soffermarsi sul perché in Basilicata si sia arrivati a tanto.

La chiusura delle scuole del primo ciclo rappresenta una sconfitta per chi avrebbe dovuto garantire la massima sicurezza al personale scolastico, ai docenti, alunni e famiglie.

Si poteva e si doveva”.

Così il capogruppo del Pd in Regione, Roberto Cifarelli che aggiunge:

“Il Presidente Bardi, nella sua comunicazione al Consiglio dello scorso 30 ottobre, aveva annunciato ‘una mappatura di tutto il personale docente e non docente con tampone rinofaringeo e test biomolecolare rapido ed anche su un campione rappresentativo stratificato per genere e fascia di età della popolazione studentesca’ di cui non abbiamo traccia.

Tra l’altro, per quanto è dato sapere, e per quanto scritto nella stessa ordinanza, si arriva a disporre la chiusura senza la puntuale analisi di dati scientifici e statistici.

Si ha l’impressione che si agisca a tentoni perché la situazione sembra oramai sfuggire di mano.

Come già accaduto nel momento in cui Bardi ha disposto la ‘zona rossa’ per i comuni di Genzano e Irsina, anche in questo caso non sono state valutate le conseguenze derivanti dagli effetti dell’ordinanza.

Sarebbe il caso di individuare con immediatezza misure a favore delle famiglie con entrambi e genitori lavoratori e che non hanno possibilità di organizzarsi.

Ed infine che questo tempo di chiusura non trascorra invano!

Le scuole vanno riaperte in totale sicurezza.

Ciò significa organizzare da subito una campagna di test antigienici rapidi da somministrare a tutti gli alunni e al personale docente e non docente delle scuole, da ripetere con cadenza bisettimanale.

Pertanto suggeriamo a Bardi di riunire con urgenza l’Unità di Crisi per definire insieme ai sindaci, all’Ufficio Scolastico Regionale, ai sindacati ed alla protezione civile le modalità per garantire le giuste attenzioni ad un mondo, quello della scuola, determinante per il futuro stesso della Basilicata”.

Che ne pensate?