Basilicata, agricoltura: “Non abbiamo avuto alcuna notizia di provvedimenti adottati da parte delle Giunta regionale”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consigliere del PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli:

“Domenica scorsa sono stato a far visita al presidio degli agricoltori di Lavello, mentre giovedì 7 è previsto un Consiglio comunale aperto a Tricarico.

Ciò a dimostrazione che le istanze provenienti dal mondo dell’agricoltura sono ancora presenti ed attuali.

Ho ricevuto numerose sollecitazioni per sapere quali atti concreti siano stati adottati dalla Giunta, dopo le decisioni assunte dal Consiglio regionale il 27 febbraio scorso, allorquando su istanza delle minoranze fu deliberato un atto che impegnava la Giunta regionale ad evitare l’aumento dei canoni irrigui, a risarcire i danni causati dai cinghiali alle colture e per contenere il costo del carburante.

Tuttavia,  da quel momento non abbiamo avuto alcuna notizia di provvedimenti adottati da parte delle Giunta regionale, come se la risoluzione approvata non fosse urgente ed inderogabile.

Eppure il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta regionale a ‘

  • farsi carico, in ordine alla questione afferente all’abbattimento dell’aumento della tariffa irrigua consortile (da 0,5 a 0,6 centesimi di euro al metro cubo), dei costi del deliberato aumento per un importo pari a 3ME.
  • Per quanto riguarda l’indennizzo e il risarcimento per danni a colture causate dagli ungulati – veniva specificato nel documento – sono state individuate risorse di 2 milioni di euro pari al doppio di quelle erogate lo scorso anno;
  • in merito all’aumento del costo del carburante agricolo saranno destinate risorse a carico degli accordi MISE-MEF-Regione Basilicata per l’impiego delle risorse derivanti dalle compensazioni per le estrazioni petrolifere liquide e gassose a valere sul Fondo Produzione 2023 pari a 12 milioni di euro, destinati ad interventi eccezionali per calmierare i costi connessi al ‘caro carburante'”.

La risoluzione infine prevedeva di ‘valutare con gli uffici l’esistenza dei presupposti per la richiesta dello stato di calamità connessa all’emergenza siccità e ad attivarsi nell’immediato per dare attuazione alla risoluzione’.

Fino ad ora sia il Presidente Bardi che l’Assessore Galella hanno dato priorità ad altro oppure, conclude Roberto Cifarelli, vogliono portare quanto più possibile sotto la campagna elettorale la deliberazione degli atti propedeutici alla erogazione dei provvedimenti approvati, ma a queste trascuratezze il mondo agricolo certamente risponderà nelle urne con la matita”.