Attenzione, nuova truffa online! Ecco l’Avviso della Polizia

È il testo iniziale di un messaggio inviato tramite email, unitamente all‘allegata lettera facente capo ad una inesistente “Direzione Centrale della Polizia Brigata di Protezione minori” e recante anche il logo, errato, della Polizia di Stato e della Polizia delle comunicazioni.

Nello specifico con detta missiva, nel cui testo è indicato il nome del Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott.ssa Nunzia CIARDI, già Direttore della Polizia Postale, si avvisa il destinatario della e-mail di essere oggetto di indagini di reati a sfondo sessuale intimandogli di rispondere, sempre tramite mail, entro 72 ore per presentare eventuali “giustificazioni” pena l’immediato arresto e contestuale divulgazione delle notizie di reato a suo carico.

ATTENZIONE – SI TRATTA DI UNA NUOVA CAMPAGNA DI PHISHING ATTRAVERSO FALSE E-MAIL – LA POLIZIA DI STATO RACCOMANDA DI DIFFIDARE DI SIMILI MESSAGGI

La Polizia raccomanda, inoltre, la massima attenzione anche alle numerose truffe telematiche ai danni degli utenti di internet perpetrate attraverso messaggi di posta elettronica.

Se ne elencano di seguito le principali:

  • Finte vendite all’asta sul WEB, con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati;
  • Offerta di servizi gratis su internet che poi si rivelano a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi diversi da quelli pubblicizzati;
  • Vendite di hardware o software su catalogo on-line, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato;
  • Schemi di investimento a piramide e multilevel business;
  • Opportunità di affari e franchising;
  • Offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione di tale lavoro;
  • Prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione;
  • False promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti (es. rimozione di nominativi da black-list);
  • False promesse di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi;
  • Numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti).

È importante ricordare, inoltre, che gli istituti bancari e le aziende serie non richiedono mai informazioni personali attraverso un messaggio di posta elettronica.

L’unica circostanza in cui viene richiesto il numero della carta di credito è nel corso di un acquisto su Internet che si è deciso di fare.

Pertanto:

  • non rispondere mai alle e-mail, non cliccare sul link che viene proposto nel messaggio;
  • contattare sempre la banca che dichiara di chiedere i codici personali;
  • per accedere al sito dell’istituto di credito con il quale si ha il conto online digitare l’Url direttamente nella barra dell’indirizzo del browser o raggiungerlo attraverso i “preferiti” o “segnalibri” della rubrica personale.

IN CASO DI SOSPETTO SALVARE L’EMAIL ED INFORMARE IMMEDIATAMENTE LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI.

Si segnalano, infine, i numerosi tentativi di truffe verso cittadini, soprattutto anziani, da parte di sedicenti avvocati, venditori, corrieri che, con artifizi e raggiri, chiedono la consegna di denaro per sostenere prestazioni professionali a favore di familiari coinvolti in presunti incidenti stradali e/o questioni giudiziarie ovvero per consegnare pacchi, che si rivelano privi di contenuto, diretti o spediti da ignari congiunti della vittima.

SI RACCOMANDA LA MASSIMA ATTENZIONE DENUNCIANDO QUESTE AZIONI ILLECITE.

Di seguito la lettera recante il logo errato della Polizia di Stato e della Polizia delle comunicazioni.