A MELFI IL RACCONTO DI UNA ROMANTICA MA TRAGICA STORIA D’AMORE: ECCO LE FOTO DELL’EVENTO

Il caldo non ha fermato le persone che ieri pomeriggio si sono ritrovate presso il cimitero monumentale di Melfi per un evento culturale dedicato al melfitano Abele Mancini e a Atenaide Pieromaldi, donna di profonda cultura e che per Abele ha significato tanto, se non proprio tutto.

Una conoscenza che sfociò in sentimento purtroppo represso dalle rigide regole dell’alta società di fine ‘800 (Atenaide era promessa sposa ad un giovane docente dell’Università di Firenze). Un rifiuto che pesò notevolmente sul cuore di Abele che mai dimenticò quel grande amore.

Frutto di questa tragica e romantica storia sono le numerose poesie di entrambi nonché la fitta corrispondenza epistolare in cui emergono dati significativi circa il rapporto tra i due.

Abele e Atenaide sono entrambi sepolti a Melfi e davanti alla loro splendida tomba il vicesindaco Raffaele Nigro ha voluto presentare la raccolta di poesie “a egregie cose…“, manifesto letterario e di pensiero di questi due personaggi che la coscienza civica melfitana sta rivalutando.

A presenziare l’evento anche il sindaco di Melfi Livio Valvano e il conte Giuliano Fago Golfarelli, pronipote di Atenaide.

La presentazione è stata arricchita da alcuni momenti culturali, come la lettura di alcune poesie da parte di Antonio Ferrara Romano e Roberta Sassone, la musica eseguita da Giuseppe Curci (tenore), Rosetta Nigro (soprano), Benedetta Cassotta (soprano) e Raffaele Rigillo (pianoforte).

Giuseppe Festino, artista melfitano, ha dipinto dal vivo un’opera ispirata alla storia di Abele e Atenaide mentre alcune sue opere sono state allestite lungo il viale.

Di seguito le foto della manifestazione.