RAPOLLA, I FEDELI SCRIVONO AL VESCOVO TODISCO: “DON VINCENZO PUNITO INGIUSTAMENTE, NOI SIAMO CON LUI!”

A Rapolla prosegue la diatriba tra gli Operatori Pastorali della Parrocchia di San Michele Arcangelo e il Vescovo Todisco per la vicenda accaduta lo scorso 21 Maggio 2017 quando durante il Sacramento delle Cresime, Don Vincenzo Mossucca ha esposto a Sua Eminenza le sue perplessità sulle problematiche presenti nella Parrocchia delle quali non aveva mai potuto parlare a voce con il suo superiore perché pare si sia rifiutato di ricevere lui e i suoi collaboratori fino a quel momento.

La successiva revoca del Parroco Mossucca dal suo mandato ha scaldato gli animi nella cittadina di Rapolla e creato molti malcontenti che tuttora sono stati espressi in due lettere aperte scritte da alcuni fedeli e rivolte proprio al Vescovo.

I parrocchiani hanno approfittato per esporre queste perplessità di persona al Vescovo, nel corso di un incontro che si è svolto lo scorso 2 Giugno proprio in parrocchia a Rapolla.

Nella lettera che i fedeli hanno letto al Vescovo questi sono stati i punti salienti:

“Il disagio che si è creato nella nostra comunità esiste da tempo e, nonostante ciò, abbiamo lavorato con le nostre forze quando tutti sono andati via perché il voto d’obbedienza non era importante. Molte volte abbiamo chiesto udienza: sia per le processioni sospese perché ritenute ridicole e decisioni da Lei prese senza averne spiegazioni. Ma arrivati al suo cancello ci veniva risposto che Lei non c’era. Già, però chissà perché le visite continue, le registrazioni durante le omelie le ha sempre ascoltate e ricevute.

Ci sono fedeli di Serie A e di Serie B? Forse loro sono veritieri e noi? In base a cosa ha elaborato questa classifica? C’è tanto marcio nella Chiesa e solo quando qualcuno con coraggio “denuncia” come sostiene il Papa, viene messo alla gogna e con lui tutti i collaboratori. Forse perché c’è già qualcuno pronto alla sostituzione? Non si aspettava altro? Inoltre se decade il Parroco si decide di far decadere anche i collaboratori onesti che lavorano senza lucro? Nessuno può esigersi e sostituirsi all’Onnipotente.

In un qualsiasi paese civile la replica è doverosa e se non viene dal Parroco Don Vincenzo Mossucca è opportuno che venga riportata da chi lavora per il bene comune gratuitamente. Ci sono stati attacchi mediatici sulla persona del nostro parroco per l’episodio increscioso avvenuto in Cattedrale il giorno dei Sacramenti della Confermazione, il 21 Maggio 2017.

Il Parroco non ha criticato il Vescovo bensì ha chiesto delle spiegazioni sulla circostanza sottolineata dal Vescovo sulla sua omelia e riferita alla denuncia che sua Eccellenza ha prodotto nei giorni scorsi sulle presunte tangenti che alcuni avrebbero incassato per favorire le assunzioni alla SATA di San Nicola di Melfi e al suo indotto.

Il Vescovo durante l’Omelia ha parlato di una “bomba” che egli avrebbe fatto scoppiare con la denuncia e ha invitato i cittadini a fare i nomi di chi avrebbe incassato le presunte tangenti. In conclusione della Santa Messa Don Vincenzo ha voluto precisare che sarebbe stato opportuno che il Vescovo stesso avesse fatto i nomi delle persone coinvolte evidenziando che non è un atteggiamento corretto da parte di un alto prelato lanciare delle accuse senza circostanziarle e che l’appello del Vescovo rivolto ai cittadini di Rapolla, popolo onesto e di lavoratori era decisamente inopportuno”.

Alla fine di questa esposizione il Vescovo, a detta dei parrocchiani, non ha risposto al 90% delle domande.

Risposte che ad oggi non sono ancora pervenute e forse non arriveranno mai visto che Todisco andrà via e ai fedeli resterà solo tanto amaro in bocca.