A VENOSA INAUGURATO IL MUSEO VESCOVILE: OPERE INCREDIBILI E STANZE DA SOGNO! ECCO LE FOTO

È stato inaugurato ieri sera a Venosa il Museo Episcopale, situato presso il Palazzo della Concattedrale di Sant’Andrea.

Nella splendida chiesa la cerimonia di apertura.

Per Mons. Ciro Guerra, delegato Regionale BB.CC.EE.:

“I lavori di recupero sono iniziati nel 2004 ma il Palazzo soffriva di un degrado secolare. I lavori compiuti sono stati complessi ma altrettanto scientifici e scrupolosi. All’interno capolavori di architettura, pittura, scultura e della manifattura”.

Francesco Mollica, Presidente Consiglio Regionale e Antonietta Mastrangelo, Assessora della Giunta di Venosa, hanno sottolineato il ruolo cruciale delle istituzioni nel recupero e nella valorizzazione dei beni culturali:

“La nostra terra non è solo petrolio: la nostra terra è soprattutto bellezza, natura, cultura. Su questi temi la politica deve investire totalmente”.

Marta Ragozzino, Direttrice Polo Museale Regionale, ha sottolineato la bellezza unica della nostra regione:

“Lavoro in Basilicata da 7 anni ed ogni volta che ho a che fare con il territorio scopro nuovi tesori, nuove bellezze. Questa regione ha delle caratteristiche culturali e paesaggistiche uniche. Oggi a Venosa celebriamo un grande sogno che si avvera e devo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la sua realizzazione”.

Francesco Canestrini, Soprintendente di Basilicata ha dichiarato:

“Con la nascita del Museo Episcopale la città di Venosa si arricchisce di un altro bene prezioso: il Palazzo Vescovile viene restituito alla collettività per essere apprezzato nella sua interezza.

Importante è stata la cooperazione tra la Curia e il Ministero dei Beni Culturali, con la collaborazione di professionisti che hanno lavorato tantissimo per rendere fruibili queste straordinarie testimonianze storiche”.

Mons. Gianfranco Todisco, vescovo della diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, ha concluso gli interventi:

“Sono felice di lasciare la comunità di Venosa con questa inaugurazione. Sono sicuro che chi arriverà dopo di me saprà continuare l’opera di recupero e valorizzazione dei beni culturali. In Italia oltre l’80% dei tesori artistici si trova nelle strutture ecclesiastiche. Ma la Chiesa è solo depositaria di questi beni, la cultura appartiene a tutta la comunità”.

Al termine la visita nelle stanze museali adeguatamente restaurate e portate a nuova luce. Veri e propri scrigni di tesori che testimoniano l’importanza storica e artistica rivestita da Venosa nel corso dei millenni.

Opere inestimabili che vanno dall’undicesimo al diciottesimo secolo, un viaggio nella storia significativo e importante per la comunità venosina e di tutto il Vulture-Melfese che numerosa ha voluto essere protagonista di questo momento speciale.

Di seguito le foto scattate ieri sera all’inaugurazione.