RIONERO, SFRUTTAMENTO DELLE ACQUE MINERALI: QUESTA LA RICHIESTA DEL COMUNE

Il Comune di Rionero ha inoltrato formale richiesta di audizione presso gli uffici competenti Regionali, al fine di immaginare l’avvio di un percorso condiviso e che porti ad una redistribuzione agli enti locali delle risorse incassate dalla Regione Basilicata, attraverso le aziende di acque minerali, per lo sfruttamento del sottosuolo.

Questo attraverso una nota trasmessa il giorno 20 Marzo, a firma del Sindaco di Rionero Luigi Di Toro, ai seguenti destinatari:

  • Presidente della Giunta Regionale;
  • Presidente del Consiglio Regionale;
  • Assessore Regionale all’Ambiente;
  • Presidente della Provincia di Potenza;
  • alle aziende d’imbottigliamento delle acque minerali della zona del Vulture.

Sulla scorta di esempi già in essere in altre Regioni d’Italia, si chiede alla Regione Basilicata un pronto intervento normativo con il quale poter finalmente risolvere gli annosi problemi legati allo sfruttamento delle risorse idriche e che possa prevedere l’assegnazione ai Comuni di una parte cospicua di quelle risorse economiche introitate annualmente attraverso le royalties.

Dichiara l’Assessore Comunale e Consigliere Provinciale Mauro Tucciariello:

“Sono diversi anni ormai, forse decenni, che si discute anche in Basilicata di tali opportunità e per tale ragione non comprendiamo i motivi per cui, fino ad oggi, non ci sia stata un’azione di governo tale da modificare l’attuale legge regionale che regolamenta la materia e che possa consentire ai comuni di disporre di risorse economiche.

 Premetto subito che non vi è intenzione, da parte di questa Amministrazione Comunale, richiedere aumenti dei canoni di concessione, poiché un tale argomento richiede necessariamente degli studi approfonditi tali da evitare, ad esempio, di scaricare le eventuali maggiorazioni sulle imprese private già sofferenti, come quelle dei trasporti.

È nostra intenzione, però, rimarcare l’importanza della redistribuzione delle risorse economiche ai territori interessati, i quali subiscono, passivamente e senza alcuna scelta decisionale a riguardo, gli effetti e le ricadute negative che le attività produttive hanno sul proprio territorio comunale.

Salvaguardare, quindi, i territori interessati dalle attività di utilizzo delle acque, è divenuta improrogabile necessità sotto l’aspetto della tutela e preservazione del bacino idrominerale, del suo monitoraggio quantitativo e qualitativo, della difesa e valorizzazione ambientale e della protezione della popolazione residente.

Inoltre, cosa non trascurabile, le inadeguate infrastrutture stradali, che quotidianamente sono oggetto di un eccessivo sovraccarico di mezzi pesanti, richiedono una costante ed onerosa manutenzione a carico esclusivamente degli enti locali, già fortemente penalizzati dai tagli dei trasferimenti erariali.

Un ulteriore strumento utile e da tenere in assoluta considerazione, è quello della cosiddetta ‘compensazione ambientale’.

Vi è la necessità di mettere in atto un’azione attiva sul territorio, tesa al miglioramento ambientale e paesaggistico e che rappresenti un punto fermo di partenza per il processo di riequilibrio ecologico del territorio, valorizzando e custodendo al massimo le enormi bellezze naturali di Monticchio ad esempio.

È giunto, dunque, il momento di porre in essere tutte le iniziative di legge che tendano a riconoscere ai comuni le somme necessarie, affinché essi possano garantire un costante impegno alla conservazione ed alla valorizzazione del territorio e della sua popolazione.

Infine, considerata la grave situazione divenuta oramai insostenibile e che interessa il nostro comune, comunichiamo che a breve potranno essere poste in essere azioni forti sulla viabilità comunale tali da immaginare anche la chiusura al traffico pesante e che, inevitabilmente, potrà creare forti disagi agli operatori, con inevitabili proteste da parte degli stessi e che interesseranno anche gli uffici Regionali.

Gli interessi della comunità rionerese e di tutta quella del Vulture, senza voler trascurare quelli legati alle attività produttive ed agli operatori dell’indotto, richiedono un necessario ed urgente incontro il quale, tra l’altro, auspichiamo possa avvenire unitamente agli altri Comuni interessati.

L’analisi delle problematiche esistenti deve saper produrre gli atti amministrativi necessari ad introdurre le modifiche all’attuale legge regionale”.