PIETRANTUONO STAMATTINA HA RASSEGNATO LE SUE DIMISSIONI…

L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, ha sottoscritto questa mattina la lettera di dimissioni da consigliere regionale, per consentire ad un compagno di partito del Psi, candidatosi – e non eletto – nelle elezioni del 2013 di prendere il suo posto in seno al parlamentino lucano di via Anzio.

A rappresentare i socialisti tra i banchi del consiglio regionale, al posto di Pietrantuono , sarà Antonio Rossino, di Lauria, secondo dei non eletti, dal momento che dopo l’assessore all’Ambiente anche l’amministratore unico del Consorzio industriale di Potenza, Antonio Bochicchio (primo dei non eletti tra le fila del Psi) ha rinunciato a rivestire l’incarico di consigliere.

Tanto Pietrantuono quanto Bochicchio hanno formalizzato le rispettive decisioni al termine della conferenza stampa convocata questa mattina a Potenza, nella sala 3 del consiglio regionale, dal segretario regionale del Psi, Livio Valvano, presenti numerosi dirigenti del Partito socialista, tra cui la portavoce del segretario nazionale, Maria Pisani.

Valvano, nel sottolineare il buon lavoro che, da un anno a questa parte, l’assessore Pietrantuono sta svolgendo (e continuerà a svolgere nell’ambito della Giunta-Pittella) ha spiegato che non avendo altri esponenti di partito attraverso i quali garantire l’attività legislativa e l’azione di controllo che è propria di un gruppo consiliare, il Psi (con una decisione maturata da tempo, unitariamente, all’interno del gruppo dirigente) ha ritenuto di “disgiungere” l’attività di consigliere da quella di assessore, nel dichiarato intento di mantenere il “patto” a suo tempo sottoscritto con gli elettori.

Anticipando le possibili critiche su quelli che saranno (in presenza di un assessore “esterno”) i maggiori costi della politica, Livio Valvano ha sottolineato che in un sistema democratico prevalgono le responsabilità che i cittadini, col proprio voto, attribuiscono ai propri rappresentanti all’interno di una assemblea elettiva.

E in questo caso -ha detto- vi era la necessità di ripristinare una “agibilità politica” venuta meno con l’ingresso in Giunta di Francesco Pietrantuono.