Palazzo San Gervasio: Un bene confiscato alle mafie diventerà una Casa Rifugio per le donne. I dettagli

Un bene confiscato alle mafie diventerà una Casa Rifugio per le donne a Palazzo San Gervasio.

I lavori partiranno con un incontro sul tema Venerdì 14 Aprile per la promozione e animazione territoriale del centro antiviolenza “Madre Teresa di Calcutta”.

Spiega l’assessorato alle Politiche sociali:

“Le linee guida della progettazione sono quelle espresse negli obiettivi del Pon (programma operativo nazionale) legalità, gestito e finanziato dal ministero dell’Interno nell’ambito delle politiche di inclusione e coesione sociale.

L’amministrazione comunale ha dunque indirizzato l’ufficio competente a procedere alla redazione della proposta progettuale di Rigenerazione urbana, recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di uno dei due beni confiscati alle organizzazioni criminali locali al fine di realizzare questo Centro per donne vittime di violenza.

L’assessora Maurizia Buonvino, con l’assessore ai lavori pubblici Michele Mastro, e con il sindaco Luca Festino, ha organizzato un tavolo tematico volto alla promozione del Progetto”.

Spiegano i promotori:

“Verranno, nello specifico, armonizzate le visioni istituzionali e professionali di un progetto grandioso ma concreto, attraverso un inevitabile lavoro sinergico e di rete”.

L’evento verrà introdotto e moderato dall’assessora Buonvino a cui seguiranno i saluti istituzionali del sindaco Festino.

Interverranno ai lavori:

  • Antonio Bernardo, dirigente autorità di gestione dei programmi operativi Regione Basilicata,
  • Antonio Sanfrancesco, sociologo progettista sociale,
  • Francesco Fanelli, assessore regione Basilicata alle Sanità e politiche sociali,
  • Donatella Merra assessore Regione Basilicata infrastrutture e mobilità,
  • Maria Antonietta Divorato psichiatra Asp Basilicata,
  • Ivana Pipponzi consigliera regionale di parità Basilicata,
  • Lucia Zambrella delegata Pari Opportunità comune di Rapolla,
  • Aniello Ertico neuropsicologo e vice presidente nazionale associazione dei sociologi italiani,
  • Fabio Viglione avvocato penalista patrocinante in Cassazione,
  • Katia Pafundi psicologa e psicoterapeuta, associazione differenza Donna.