OLTRE 1000 LAVORATORI DELL’INDOTTO DI MELFI HANNO OTTENUTO IL PREMIO DI PRODUTTIVITÀ!

Tutte le Agenzie per il Lavoro hanno finalmente riconosciuto il premio di produttività per oltre 1.000 lavoratori presenti nell’indotto SATA a San Nicola di Melfi.

Lo hanno annunciato le segreterie di FeLSA Cisl, Cgil e UilTemp che hanno dichiarato:

“In questo modo si riafferma che la parità di trattamento per i lavoratori in somministrazione è un elemento imprescindibile e non solo un diritto riconosciuto sulla carta, partendo dal CCNL dei lavoratori somministrati, passando per la Legge nazionale, fino alla Direttiva Europea. Le Organizzazioni Sindacali continueranno a battersi contro le disparità di trattamento che purtroppo ancora persistono tra lavoratori diretti e somministrati, oltre che sul secondo livello di contrattazione, anche su livelli di inquadramento.

Felsa Cisl – NIdiL Cgil – UILTemp hanno rivendicato ed  ottenuto questo primo importante risultato con il pagamento del premio di produttività per tutti i lavoratori somministrati nelle aziende dell’indotto automobilistico FCA di Melfi.

La conferma è arrivata direttamente dalle stesse Agenzie per il Lavoro e riguarda circa mille lavoratori, che svolgono ancora o hanno svolto la loro attività presso le aziende riunite nel Consorzio dell’Auto componentistica del Mezzogiorno.

L’importo del premio, che riguarda l’anno 2015, è lo stesso di quello pagato ai lavoratori dipendenti delle aziende utilizzatrici dell’Indotto ACM  di Melfi, ovvero circa 1200,00 euro lordi.

Si tratta di un primo risultato importante che arriva dopo mesi di richieste e di azioni sindacali messe in campo da Felsa, NIdiL, UILTemp sia a livello locale sia nazionale a fronte di un’ostinata e inspiegabile resistenza delle aziende utilizzatrici riunite in ACM e delle stesse Agenzie per il Lavoro. Si auspica che, nell’approssimarsi del pagamento del premio relativo al 2016, non si verifichino nuove tensioni sul tema.

Felsa, NIdiL, Uiltemp chiedono inoltre che sia assicurata ai lavoratori somministrati che hanno lavorato presso le aziende dell’indotto la continuità occupazionale richiamando in tal senso l’accordo sottoscritto nel 2015 con le agenzie per il lavoro”.