Monticchio: nell’antica Abbazia di San Michele fedeli pronti a ricevere il grande Perdono di Assisi! Ecco il programma

Anche quest’anno, nella Badia di San Michele, a Monticchio Laghi, i frati minori conventuali offrono a tutti i fedeli la possibilità di vivere la grazia dell’lndulgenza della Porziuncola, detta anche Perdono d’Assisi o Grande Perdono, attraverso un programma di celebrazioni.

La partecipazione dei singoli fedeli costituirà un’occasione di grande testimonianza ecclesiale.

Ma perché di questa tradizione?

Tutto ebbe inizio nel 1216.

A tal proposito, il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, ci fornisce un quadro di ciò che sarebbe avvenuto.

Secondo questo racconto, S. Francesco, mentre pregava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, in una imprecisata notte del Luglio 1216, ebbe l’apparizione di Gesù e Maria seduti sul trono, immersi in un’accecante luce e circondati da una schiera di angeli.

Il Figlio di Dio domandò al futuro santo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini e come risposta ottenne:

“Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.

La benevolenza del Redentore emerse nella scelta di assecondare tale affermazione:

“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai.

Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.

Recatosi da Papa Onorio III, il servo di Dio riferì della richiesta divina, per la quale affermò di desiderare in cambio “Non anni, ma anime”.

Disse, infatti:

“Chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”.

Non era usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile, a meno che non si fosse crociati, ma, nonostante l’opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto espresso.

Quando l’umile beato fece per andar via, il Papa attirò la sua attenzione con queste parole:

“O semplicione dove vai? Quale prova porti tu di tale Indulgenza?”.

Francesco asserì:

“Per me è sufficiente la vostra Parola.

Se è opera di Dio, tocca a Lui renderla manifesta.

Di tale Indulgenza non voglio altro istrumento, ma solo che la Vergine Maria sia la carta,

Cristo sia il notaio e gli Angeli siano i testimoni”.

La Badia di “S. Michele” a Monticchio dedicherà due giorni di onori al solenne appuntamento religioso.

Nel corso delle giornate, saranno a disposizione per le confessioni 2 frati francescani.

Ecco descritte le condizioni necessarie per lucrare l’lndulgenza della Porziuncola e le corrispondenti disposizioni con cui il fedele dovrà chiederla al Padre delle misericordie:

  • ricevere l’assoluzione peri propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio;
  • partecipazione alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione;
  • visita alla chiesa della Porziuncola, dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana e del Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel Battesimo;
  • una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Padre, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera, secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il romano pontefice.

I fedeli possono ottenere l’Indulgenza dalle 12:00 del 1 Agosto alle 24:oo del 2 Agosto di ogni anno, per sé o per un defunto, in tutte le chiese parrocchiali o francescane.

Il padre francescano Giuseppe Cappello, direttamente dall’Abbazia di San Michele, ha sottolineato con la nostra Redazione l’importanza della celebrazione:

“Il Perdono di Assisi è una festa che si svolge prevalentemente ad Assisi, presso Santa Maria degli Angeli, la Porziuncola.

In effetti, il 1 e il 2 Agosto giungono ad Assisi tanti giovani.

Vi si recano in pellegrinaggio, molte volte a piedi, pur partendo da paesi lontani.

Per quanto riguarda la nostra Abbazia, sono ormai dieci anni che ci dedichiamo a questa festa e ogni anno viene a trovarci molta gente, non solo dai più prossimi dintorni, ma anche da altre regioni, proprio per vivere con noi francescani questa celebrazione molto sentita”.

Di seguito, la locandina con gli appuntamenti.