MELFI: GRANDE ACCOGLIENZA PER IL CARDINALE BECCIU! “PORTO I SALUTI DEL PAPA, SPERO CHE UN GIORNO POSSA VENIRE”

Ieri sera, nei giardini del Palazzo vescovile di Melfi, si è conclusa la Festa del quotidiano Avvenire.

La serata pubblica e di dialogo ha avuto come tema centrale “La Chiesa di Francesco”.

Ospite d’onore nella suggestiva cornice federiciana, sua Eminenza il Cardinale Becciu.

Creato cardinale appena poche ore prima della sua visita in Basilicata, 48 per l’esattezza, cioè nel Concistoro dello scorso 29 Giugno, Becciu è stato benevolmente accolto da mons. Ciro Fanelli, vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa.

A lui è toccato il compito di introdurre l’evento e la discussione inerente alla santa figura di Francesco, moderata dal giornalista di “Avvenire”, Gianni Cardinale.

Nelle parole del mons. Fanelli si è percepito l’onore che lui, come tutti i presenti, hanno sentito per la presenza del Cardinale e la sua decisione di raggiungere la Basilicata da “umile pastore”, proprio come il Santo Padre Francesco si mostra ai fedeli.

Dopo aver espresso i più sentiti saluti nei confronti del Papa e la pubblica volontà che anche lui un giorno possa venire in terra lucana, ha lasciato la parola al Sindaco di Melfi, Livio Valvano.

Il Primo Cittadino ha sottolineato l’importanza della spiritualità e dell’accoglienza, soprattutto alla luce di quello che sta accadendo nel mondo oggi.

Anche l’assessore regionale, Francesco Pietrantuono, era presente ed è intervenuto a sottolineare “il collegamento virtuoso tra la città di Matera e la città di Melfi” in occasione della Festa di Avvenire, portando i ringraziamenti e l’apprezzamento da parte della Regione Basilicata e del Presidente Pittella.

“Un’Europa che guardi al Sud” ha detto Pietrantuono, evidenziando l’importanza di sostenere chi è ai margini della società.

L’On. Vito De Filippo, deputato e già Presidente della Regione, ha esaltato l’importanza del territorio lucano come snodo fondamentale, elogiando la frugalità dei suoi abitanti, che definisce anche, usando una citazione letteraria:

“Come il mese di Novembre, sempre delle ultime file, ma capaci di un grande “sfarzo” nella carità e nella solidarietà”, proprio come fa il nostro Papa quotidianamente”.

La serata ha avuto il suo inizio vero e proprio con la lunga e approfondita riflessione del Cardinale Becciu sulla Chiesa e il “tempo di Francesco”.

Con un passato da migrante sardo, ha iniziato raccontando la sua esperienza di vita, contestualizzandola nei tempi moderni, alla luce degli ultimi avvenimenti.

Dopo di che, Becciu ha ricordato Benedetto XVI, di cui ebbe esperienza diretta: ben due anni trascorsi al suo fianco, a stretto contatto con la sua semplicità e tenerezza, la sua grande cultura e la sua metodicità.

Il discorso si è successivamente incentrato sulla figura di Francesco, descritto come un uomo semplice, alla mano, spiritoso e mai legato alle apparenze.

Diversi gli aneddoti raccontati da Becciu che hanno permesso alla platea di entrare, anche solo per pochi istanti, nella vita del Santo Padre, imparando a conoscerlo un po’ meglio.

“Un rivoluzionario, che mira ad una Chiesa che bada all’essenziale, perché lui per primo bada solo all’essenziale”

Queste le parole con cui mirabilmente sua Eminenza ha fatto luce sull’uomo che ha conosciuto giorno dopo giorno.

Una rivoluzione che parte dalle piccole cose, ci fa capire Becciu: dal modo di vestire, ad alcuni comportamenti prima troppo legali al rigoroso protocollo e che ora non sono più il centro di tutto, perché tutto è basato sulla vita vera, reale, volta all’accoglienza di ogni diversità.

Una interessante discussione è nata sull’argomento, in cui anche l'”intromissione” di Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire, è stata brillante e illuminante.

Il tutto svolto sotto gli occhi di un pubblico coinvolto e curioso di cosa sarebbe venuto fuori da quel dibattito, sempre più appassionato e sentito.

Insomma, una serata davvero entusiasmante, ricca di contenuti e ospiti illustri, ben consapevoli che la conoscenza passa per la cultura e cultura significa riuscire a comunicare anche con gli ultimi, proprio come insegna la parola del Santo Padre Francesco.

Di seguito, due foto della serata.