MELFI: NELLO SPLENDIDO CASTELLO FEDERICO II EMANÒ LE CELEBRI COSTITUZIONI MELFITANE! QUESTO IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Melfi, città ricca di storia, arte e tradizioni.

Dici Melfi e pensi a Federico II, lo “Stupor Mundi“, l’imperatore di Svevia che ha sviluppato un amore particolare nei confronti della nostra terra.

Lo splendido castello di Melfi ha visto la realizzazione dell’importante corpo di leggi voluto dall’imperatore, noto come Costituzioni Melfitane.

Le Costituzioni, composte da 3 libri scritti in latino, furono la base del diritto del Regno di Sicilia fino al XVIII secolo.

Il precedente fu il Codice di Giustiniano al quale in parte si ispirava, così come guardava alla tradizione araba e normanna.

Il senso di questo corpo di leggi era di regolamentare il vivere comune, di favorire l’economia, di ristabilire un ordine nella compagine sociale.

Per la prima volta venivano affrontate anche questioni di tipo sanitario, come la pulizia delle città.

Ai 255 Titoli contenuti nel corpo lavorò un’assemblea legislativa composta da Pier delle Vigne, notaio a Capua, Michele Scoto, filosofo e matematico scozzese, Roffredo di Benevento, nonché abati e arcivescovi di grande cultura come Giacomo Amalfitano, Arcivescovo di Capua, e Berardo di Castacca.

Sulla base di questo Venerdì 7 Luglio alle 17:30 si terrà nel Castello il convegno: “Alle radici delle libertà. Le Costituzioni Melfitane del 1231“, organizzata dal Comune di Melfi, dal Grande Oriente d’Italia, dal Circolo culturale Tommaso Crudeli.

Interverranno:

  • Livio Valvano, sindaco di Melfi
  • Graziano Cipriani, presidente circolo culturale Tommaso Crudeli
  • Luigi Serra, professore emerito di Storia della Letteratura Araba con la relazione “Le costituzioni di Federico tra Oriente e Occidente”
  • Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
  • Riccardo Nencini, viceministro alle infrastrutture e trasporti

Di seguito la locandina del convegno.

costituzioni