Melfi, indotto Fca in stato di agitazione: “La sfida della competitività non si vince sulla pelle dei lavoratori”

Alla Yanfeng, indotto FCA di Melfi, si sono tenute le assemblee sindacali con i lavoratori per discutere l’esito dell’incontro sindacale, svoltosi in Confindustria con la direzione aziendale, per conoscere il piano industriale della Yanfeng Melfi.

Durante le assemblee, la Fiom Cgil Basilicata ha ribadito la sua preoccupazione per la mancata assegnazione della commessa della modello Compass da parte della FCA, chiedendo alla direzione aziendale di ricercare soluzioni che possano garantire la salvaguardia occupazionale e industriale del sito di Melfi.

Il sindacato afferma che, nonostante l’azienda parli di assenza di esubero strutturale, la situazione produttiva è critica, in quanto a oggi la Yanfeng rimane con un unico modello produttivo sui tre che dovranno essere prodotti a Melfi.

Afferma Giorgia Calamita, della Fiom Cgil Basillicata:

“Il sindacato e i lavoratori esprimono tutte le loro preoccupazioni sul futuro dello stabilimento, al quale si aggiunge un incremento dei carichi di lavoro che peggiorano ulteriormente le condizioni e il clima in fabbrica.

La Fiom Cgil di Basilicata chiede inoltre che si mettano in atto tutte le azioni del caso affinché venga salvaguardato il posto di lavoro degli operai del sito di Melfi dopo tanti anni di sacrifici.

La sfida della competitività non si vince sulla riduzione dei costi e sulla pelle dei diritti dei lavoratori, ma facendo ricerca, innovazione, qualità e ricercando nuove produzioni, nuovi modelli di motori a basso impatto ambientale”.

La Fiom Cgil dichiara, pertanto, lo stato di agitazione per i lavoratori della Yanfeng, al fine di garantire l’occupazione, avere certezze per il futuro e migliorare le condizioni di lavoro in fabbrica.

Unitamente ai lavoratori, si decideranno ulteriori iniziative sindacali necessarie per avere risposte certe.