Melfi: alla scoperta di una Basilicata che ce l’ha fatta nelle storie di Vito Verrastro! I dettagli

Una sala gremita e attenta ha partecipato alla presentazione del libro “Generazione Boomerang” – storie dei consapevoli ritorni che possono cambiare l’Italia, del giornalista e scrittore Vito Verrastro, tenutasi presso l’auditorium del centro culturale Nitti di Melfi.

L’evento, organizzato dall’Associazione Francesco Saverio Nitti e dalla locale sezione del Centro Italiano Femminile, con il patrocinio del comune di Melfi, è stato introdotto da Gianluca Tartaglia che, a nome degli organizzatori, ha sottolineato come la pubblicazione, pregna di tematiche nittiane, voglia lanciare un messaggio positivo ai giovani:

“Basti pensare all’emigrazione, all’importanza dell’alfabetizzazione, dell’educazione e, quindi, della formazione, nonché all’attenzione che Nitti nutriva per il capitale umano, elemento fondamentale per la crescita e la modernizzazione del Paese”.

Nell’illustrare il tema del libro, l’autore ha evidenziato quanto sia importante oggi poter portare esempi positivi e fuori dagli schemi, per rompere i paradigmi abituali che invita

no al pensiero dominante di dover andare per forza via per trovare opportunità.

I casi presentati (la designer siciliana, Damiana Spoto, che ha trovato in Basilicata la sua ripartenza imprenditoriale di altissimo livello) e le storie dell’imprenditrice melfitana Miriam Mastromartino (produce coloranti naturali) e della chirurga oncologa Graziella Marino di Tursi che lavora a Rionero, sono splendide testimonianze di ritorni possibili da raccontare:

Ha detto Verrastro:

“I protagonisti di queste traiettorie così particolari sono piccoli puntini di luce nel grigio scuro che avvolge i giovani e le famiglie, soprattutto al Sud.

Ma esistono, e ce ne sono molti altri che meritano di essere scoperti, valorizzati, premiati e portati in ogni scuola, per dimostrare che non è impossibile restare o tornare, sebbene sia molto difficile.

Ai decisori politici diamo lo spunto per pensare a politiche che incentivino i rientri e l’attrazione di talenti, per mitigare la preoccupante fuga dei cervelli”.

Le narrazioni di Dino De Angelis hanno arricchito l’evento culturale, che ha riscosso il consenso unanime di un pubblico numeroso e attento.

Di seguito due foto.