Maltempo, danni nel Vulture-Melfese: queste le ultime notizie

L'alluvione che ha colpito Senigallia (Ancona), 03 maggio 2014. L'alluvione ha coinvolto una vasta porzione del territorio della città, con interruzioni nella distribuzione dell'energia elettrica e delle linee telefoniche, mentre la viabilità è ancora interrotta ANSA/PIERPAOLO CALAVITA

“È stato accolto il nostro appello rivolto alla Regione Basilicata, ed in particolare all’assessorato all’Agricoltura, che puntava alla necessità di inviare tecnici preposti per fare controlli in campo e stabile i danni causati da maltempo, e per questo ringraziamo l’assessore Galella”.

E’ quanto fa sapere il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani.

“Nelle scorse settimane il maltempo ha colpito duramente, a macchia di leopardo, numerose aziende della Basilicata provocando danni ingenti a tutti i comparti agricoli e nel frattempo si stanno evidenziando eccezionali eventi di attacchi da peronospora e da oidio sulle colture viticole.

Soprattutto per le aziende biologiche, in questa annata si stanno verificando accavallamenti di attacchi fungini nei vigneti.

Il perdurare delle piogge ha amplificato i problemi per l’effettuazione dei trattamenti, che devono essere per forza di tipo preventivo.

Continua Pessolani:

“Già ad oggi nell’areale della DOP Grottino di Roccanova si riscontrano perdite calcolate approssimativamente dal 40 al 50 % sulla futura produzione e la stessa situazione sembra si stia delineando nelle altre aree vitivinicole in Basilicata: il Vulture, con alcune ramificazioni nell’Alto Bradano e la zona di Matera”.

Il maltempo, però, non influisce sulla qualità delle uve.

Aggiunge Gerardo Giuratrabocchetti, imprenditore e dirigente della Coldiretti lucana:

“La peronospora produce, ad oggi, un danno esclusivamente quantitativo l’aspetto qualitativo è legato all’intera stagione produttiva ivi compreso soprattutto il periodo di maturazione prevendemmiale.

Questo perché al danno si sta aggiungendo la beffa di una perdita anche del valore delle uve residue in pianta”.

Anche su altre colture gli impreditori agricoli lamentano perdite e addirittura ad oggi l’impossibilità di mettere a dimora le piantine orticole.

Sottolinea Pessolani:

“È drammatica la situazione nei campi dell’Alto Bradano per via delle continue ed incessanti piogge intervallate da bombe d’acqua.

Inoltre, molte aziende del settore orticolo non hanno nemmeno potuto trapiantare, come ad esempio sta succedendo per il peperone di Senise e i pomodori.

Quanto ai cereali, le malattie fungine ne stanno minando la qualità e la quantità nonostante i ripetuti interventi effettuati con trattamenti specifici.

A questo si aggiunge una ripresa delle infestanti.

Una situazione che rimane difficile anche per il comparto zootecnico, in particolare, col protrarsi delle piogge risulta impossibile portare a termine il ciclo di raccolta dei foraggi e la fienagione che sono indispensabili per l’alimentazione degli animali”.

Alla luce di tutto ciò ben vengano i controlli della regione nelle aziende, per stabilire l’entità dei danni e venire incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli”.