LAVELLO: CONVINCE IL MARITO AD UCCIDERE UN UOMO PER VENDETTA! INTERVENUTI I CARABINIERI

Marito e moglie di Lavello arrestati dai Carabinieri di Venosa per tentato omicidio.

Ieri, dopo le indagini svolte dalla Procura della Repubblica e delegate ai Carabinieri del N.O.R. di Venosa, è stata data esecuzione all’ordinanza del G.I.P. di Potenza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti  di D.C.M., nato a Venosa il 23 Dicembre 1980, residente a Lavello e quella degli arresti domiciliari nei confronti di sua moglie D. N. A., nata a Venosa l’11 Marzo 1981.

L’accusa nei confronti della coppia, residente a Lavello, è quella di concorso nel delitto di tentato omicidio a danno di A. R., che i due coniugi ritenevano il vero responsabile di un precedente arresto, per illecita detenzione di stupefacenti.

Le indagini svolte hanno consentito di accertare che proprio la donna D. N. A. (che soleva farsi chiamare “Donna  Imma” come il noto personaggio della serie televisiva “Gomorra”), non solo aveva espresso tutta la propria soddisfazione per la brutale aggressione attuata dal coniuge nei confronti di  A. R., ma aveva, anche, concorso moralmente nel delitto:

  • prima riferendo al marito che era stato A.R. colui che lo aveva denunciato ai Carabinieri (che, pochi giorni prima, lo avevano arrestato per illegale detenzione di sostanza stupefacente);
  • poi, istigandolo alla vendetta.

Il 9 Aprile scorso D. C. M. ha dato appuntamento a Lavello alla vittima A. M., che giunto nel luogo dell’incontro è stato barbaramente aggredito con una spranga di ferro.

Violenze al volto, al torace ed alle gambe, l’aggressore ha continuato ad infierire sul corpo della vittima anche quando questa rimaneva indifesa e riversa a terra.

Solo l’intervento provvidenziale di un passante ha fermato l’aggressore impedendo ai due coniugi di portare a compimento l’azione omicida.

Dopo l’aggressione A. R., è stato ricoverato subito in prognosi riservata, riportando lesioni gravissime, in particolare la frattura della sterno e della mandibola e il danneggiamento della milza, successivamente asportata.