Gioco d’azzardo: San Fele, Rapone e Atella insieme contro questo preoccupante fenomeno. Ecco l’iniziativa

Dopo l’ordinanza del Sindaco Sperduto, arriva un un corto dedicato al tema drammatico ed attuale.

Il 29 Dicembre prossimo sarà presentato, in anteprima assoluta a San Fele, “Ragazzi soli”, prodotto dalla Exibarte di Alberto Nigro, dedicato al tema attuale e drammatico della ludopatia.

L’iniziativa, sostenuta dai comuni di San Fele, Rapone, Atella e dal Premio internazionale cinematografico “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, sarà promossa nelle scuole per la formazione dei ragazzi.

In questi ultimi anni gli italiani hanno giocato e scommesso 96 miliardi di euro, il record di sempre:

  • 8% in più rispetto al 2015;
  • 102% in più rispetto al 2008;
  • 668% in più rispetto al 1998.

I giocatori hanno recuperato, vincendo, 76,5 miliardi e perso 19,5 miliardi (di questi, 9 miliardi vanno dritti nelle casse statali).

È come se ogni italiano avesse una spesa pro-capite per il gioco di 478 euro.

L’azzardo premia una minoranza e fa pagare il conto alla maggioranza.

Non solo: quando perdi, giochi ancora per recuperare i soldi.

Quello che vinci, lo rigiochi per lo stesso motivo.

È un circolo vizioso.

A giocare oggi è un italiano su due, almeno una volta all’anno. I giocatori patologici sono 800mila, oltre 12mila quelli attualmente in trattamento, almeno un milione e 700mila quelli a rischio.

Il gioco d’azzardo può essere un divertimento, ma il rischio che diventi una patologia è drammaticamente reale.

Spiega Tiziana Corteccioni, psichiatra e psicoterapeuta:

“Il giocatore non è ancora patologico quando rinuncia al gioco per fare altro, lo diventa quando si distacca dalla vita reale perché completamente assorbito dal gioco, che diventa il suo pensiero costante.

Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del controllo degli impulsi, e comporta, oltre alle perdite economiche, anche disagi psicologici nelle relazioni personali, lavorative e familiari”.

Le scene del film sono state girate tra San Fele, Atella e i Laghi di Monticchio, per una storia che parla di un artista solitario affetto da ludopatia e una ragazza diffidente e ambigua.

Con gli appoggi istituzionali al cortometraggio, la Basilicata conferma, ancora una volta, la sua vocazione per il cinema e, in questo caso, per il cinema sociale ed avrà il riconoscimento istituzionale dei comuni di San Fele, Rapone ed Atella, oltre che della XXIII edizione del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Afferma il Sindaco di San Fele, Donato Sperduto:

“Il Decreto Dignità aveva fissato il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo a partire dal 1 Gennaio 2019.

Ora un emendamento alla manovra economica lo sposta al 14 Luglio.

Occorre un intervento deciso e non più emendabile da parte dello Stato nella lotta contro questa piaga sociale.

Ringrazio molto il giovane regista sanfelese, Alberto Nigro, per aver offerto alla comunità lucana e nazionale, attraverso questo cortometraggio girato nel Vulture, l’opportunità di confrontarsi su un tema così scottante ed attuale”.

Complimenti ai comuni che sostengono insieme questa causa, cercando di estirpare un problema davvero preoccupante per la nostra società.