FCA DI MELFI: “PRESTO INCONTRO CON AZIENDA, GOVERNO E SINDACATI”

Il Consiglio regionale di Basilicata ha approvato a all’unanimità una risoluzione che unifica due documenti presentati in precedenza dal consigliere Piero Lacorazza (Pd) e dai consiglieri Gianni Leggieri e Giovanni Perrino (M5s), integrata dagli emendamenti dei consiglieri Giannino Romaniello (Gm) e Michele Napoli (Pdl-Fi), in merito alla situazione dello stabilimento Fca di Melfi e relativi indotti.

Con il documento si impegnano il presidente e la Giunta regionale a:

“Seguire con attenzione la situazione e gli sviluppi dello stabilimento Fca di San Nicola di Melfi e relativi indotti; a convocare con immediatezza le parti sociali al fine di condividere una strategia comune con le altre regioni sedi di stabilimenti Fca da proporre al confronto con il tavolo nazionale; a promuovere in tempi celeri un tavolo con il governo nazionale, vertici Fca e sindacati affinché il gruppo Fca presenti il suo piano industriale che indichi come e cosa verrà prodotto nello stesso e chiarisca il ruolo dello stabilimento di San Nicola di Melfi nel contesto nazionale al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali dando certezze ai circa 1800 lavoratori assunti negli ultimi anni; assuma un impegno responsabile verso il Paese e dia certezza agli impegni indicando una prospettiva di rilancio del comparto dell’auto attraverso il rafforzamento della capacità produttiva mediante ingenti investimenti in ricerca, innovazione e processi a basso impatto ambientale, in particolare nel settore dell’ibrido e dell’elettrico.

A tal fine sarebbe opportuno predisporre un pacchetto di incentivi e di sostegno per sostenere la domanda e le infrastrutture necessarie allo sviluppo dell’ibrido e dell’elettrico ; si impegni a ridurre ai casi di effettiva necessità il ricorso all’utilizzo di strumenti di flessibilità dei contratti che, soprattutto nell’indotto, comportano una eccessiva precarizzazione del lavoro; a risolvere le problematiche relative alle infrastrutture presenti presso lo stabilimento San Nicola di Melfi”.

Nel documento si legge inoltre:

“Il gruppo Fca rappresenta una realtà industriale importante per l’Italia, e non solo, con una funzione strategica fondamentale per la nostra realtà regionale sul piano produttivo, occupazionale e sociale; la casa d’auto, ormai italo-americana, suscitando appetiti di importanti gruppi cinesi del settore dell’automotive, necessita di tutte le attenzioni politiche del caso atte a prevenire eventuali contraccolpi negativi per gli stabilimenti italiani e della Basilicata; queste indiscrezioni di mercato stanno suscitando sentimenti di incertezza e preoccupazione tra i numerosi dipendenti e familiari, più volte ribadite dai sindacati, anche in virtù dell’aumento di ricorso nell’ultimo periodo da parte del gruppo Fca agli ammortizzatori sociali, ed a cui si aggiunge la mancanza di una strategia chiara da parte dell’azienda per il futuro produttivo che la vede attualmente impegnata sulle linee Fiat 500 X e Jeep Renegade, dopo la fine dell’era Punto”.

Il documento continua:

“La Regione Basilicata sta registrando un significativo incremento del Pil ed una performance di export regionale di tutto rilievo, fattori maggiormente ascrivibili ai lavoratori Fca di Melfi, può puntare ad manifatturiero avanzato e ampliare l’offerta occupazionale. Consapevole di questo ruolo la Regione deve costruire con tutte le parti sociali un nuovo patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, in perfetta sintonia con gli obiettivi posti dai Programmi europei e nazionale di Industria 4.0, affinché ricerca, innovazione, internazionalizzazione, alta formazione e qualità del lavoro rappresentino i capisaldi delle nuove politiche regionali.

Occorre definire una politica industriale regionale volta alla realizzazione di un ‘Distretto dell’auto’, realizzando così un modello cooperativo e compartecipato, facendo tesoro di esperienze realizzate in altri contesti, congiungendo imprese ed Università. La Basilicata deve assumere il compito di mostrare la strada verso l’alternativa necessaria, operando a più livelli per la costruzione di un modello di sviluppo che sia improntato sul giusto mix energetico che, guardando al dopo petrolio aspiri a più complessi sistemi di produzione energetica green in sintonia con la nuova Strategia energetica nazionale 2016″.

Prima del voto sui problemi della Fca di Melfi si è svolto un dibattito in Aula, aperto da una comunicazione dell’assessore alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli, nel quale sono intervenuti i consiglieri Leggieri (M5s), Giuzio, Lacorazza e Santarsiero (Pd), Pace e Romaniello (Gm), Napoli (Pdl_Fi).