Dubbi: “diossine trovate nel latte materno delle donne di Melfi e non di Lavello dove c’è l’inceneritore”, lo ha detto…

“Diossine nel latte materno oltre la soglia di sicurezza” così l’eurodeputato M5S Piernicola Pedicini chiede alla Regione Basilicata di accedere agli atti.

Pedicini, coordinatore M5S della Commissione ambiente e sanità a Bruxelles, ha presentato una richiesta formale di accesso agli atti con la quale chiede di conoscere nel dettaglio lo studio realizzato dalla Regione Basilicata con il supporto scientifico dell’Istituto superiore di sanità sull’area “Fenice” di Lavello.

Pedicini afferma:

“Apprendo dai giornali dell’esistenza di questa analisi realizzata su impulso del Comune di Lavello, ma non ne conosciamo il contenuto se non da dichiarazioni fatte alla stampa.

La situazione è ancora poco chiara e sugli stessi media le informazioni sono discordanti tra loro.

L’indagine “valutazione dell’esposizione a diossine e policlorobifenili di donne in età riproduttiva residenti nella provincia di Potenza e dei relativi atti del procedimento” confermerebbe che la diossina presente nel latte materno è oltre la soglia consentita”.

Il consigliere comunale M5S di Lavello, Alfonso Muscio ha affermato:

“Ci sarebbero però dubbi sui campioni di latte materno analizzati che sarebbero stati prelevati a donne residenti a Melfi e non a Lavello.

Se così fosse, le analisi effettuate non avrebbero alcun senso, l’inceneritore di Fenice si trova a ridosso della comunità di Lavello verso la quale i venti convogliano i fumi prodotti dall’impianto”.

Pedicini ha concluso:

“Bisogna fare chiarezza su una vicenda che riguarda da vicino la salute dei cittadini lucani” conclude Pedicini.