Da Melfi al Portogallo: Lillino, Direttore generale in Serie A, porta per la prima volta la sua squadra in finale contro il blasonato Porto!

Passione per lo sport e competenza manageriale: questi gli elementi che hanno reso il Melfitano Nicola Ventra una persona rispettabile all’interno del mondo del Calcio.

Infatti è dal 2018 che Ventra è il Direttore Generale del CD Tondela.

Nato a Melfi e conosciuto tra i suoi compaesani come Lillino, Nicola naviga ormai da tempo nel mondo calcistico, intrattenendo relazioni con i più importanti Club europei.

Tutto iniziò nel 2009 quando, durante l’ultimo anno di università, vinse una borsa di studio internazionale, si trasferì a Londra e intraprese un percorso lavorativo all’interno della Federazione di Calcio inglese, all’epoca di Fabio Capello allenatore e Franco Baldini dirigente generale.

Otto anni di sudata esperienza da Sport manager che gli consentirono di costruirsi un nome e una credibilità all’interno dell’ambiente calcistico e in seguito ai quali si spostò a Porto.

La cittadina sulla costa nord-ovest del Portogallo ha lasciato diverse soddisfazioni personali a Nicola Ventra, come la convocazione presso la trasmissione televisiva “Sport Tv”, il più importante referente mediatico portoghese in campo televisivo che tratta di argomenti sportivi.

Com’è noto, mercoledì si è disputata la gara di ritorno valida per l’accesso alla finale della Coppa del Portogallo tra il CD Mafra e il CD Tondela.

Nonostante il pareggio, a continuare la corsa verso lo Stadio do Jamor è stato il Tondela, che all’andata aveva vinto con un secco 3-0.

Un grandissimo traguardo per la squadra essendo arrivata per la prima volta nella sua storia in una finale di prestigio.

Ventra continua a puntare sulla formazione di giovani talenti, trasmettendo la nostra cultura e i nostri valori.

Per Nicola il calcio italiano dovrebbe puntare sulla creazione di grandi eventi calcistici e investire su infrastrutture più moderne:

“dal mio punto di vista in Italia si dovrebbe stimolare la capacità di lavorare in ecosistema che coinvolga più attori (Governo, Coni, Federazione e Lega Calcio) per un successo comune.

L’industria sportiva vale il 3% del PIL, ed il calcio incide con una grande fetta, lavorando in ecosistema si generebbero grandissimi benefici a tutti i livelli, ECONOMICO, SOCIALE, SALUTE PUBBLICA, OCCUPAZIONE e INVESTIMENTI.

Il calcio è un business, non esiste solo la parte sportiva, bisogna investire su chi veramente lo alimenta, il tifoso e pensare in dettaglio a che tipo di esperienza gli si possa offrire.

Se manca una visione strategica, chiaramente non c’è crescita”.

Mandiamo un grosso in bocca al lupo a Nicola Ventra, business man di successo nell’ambiente sportivo, ma rimasto il Lillino di sempre nel cuore.

Di seguito alcune foto.