Coronavirus, dubbi sul ruolo dell’Ospedale di Venosa: “La struttura di Pescopagano già munita di terapia intensiva e rianimazione”! Ecco gli scenari

Il Sindaco di Venosa e degli altri 17 sindaci del Vulture Alto Bradano rivolgono un appello congiunto al presidente Vito Bardi, affinché vengano fornite maggiori informazioni sul ruolo dell’ospedale di Venosa nel piano di gestione dell’emergenza sanitaria in corso.

Di seguito la lettera inviata al Governatore:

Premesso che il P.O.D. di Venosa rappresenta un presidio ospedaliero troppo importante, grazie alla sua posizione logisticamente strategica, che garantisce a tutti i cittadini dell’area la possibilità di raggiungere un luogo di cura in tempi ragionevoli;

Premesso che un’eventuale trasformazione d’uso del P.O.D. di Venosa indebolirebbe i servizi sull’intero territorio del Vulture Alto Bradano;

Visti i comunicati stampa, in cui si dichiara la disponibilità della Regione Basilicata ad aprire presso l’Ospedale San Francesco di Venosa ‘un nuovo reparto di ‘malattie infettive’, branca medica considerata di alta specializzazione, poiché la struttura di fatto ancora permette l’utilizzo delle stanze al ricovero dei pazienti’;
Considerato che ‘è prevista una capienza di 100 posti letto per il suddetto reparto’, ma che nulla è dato sapere su eventuali posti di terapia intensiva, né posti di rianimazione, né tantomeno sulle modalità relative al reperimento di personale specializzato, che pure vi occorrono per una tale complessa struttura;

SI CHIEDE

al Sig. Presidente della Regione Basilicata

– di rappresentare, nelle prossime ore, all’intero territorio del Vulture Alto Bradano, come mai la commissione tecnico scientifica di supporto alla task force regionale non abbia piuttosto preso in considerazione una struttura come quella di Pescopagano, ad esempio, già munita di terapia intensiva e rianimazione, quale soluzione ottimale per fronteggiare l’emergenza COVID-19, senza alterare i servizi già erogati;

– di rappresentare nei dettagli il piano di gestione dell’emergenza sanitaria anche a fronte del fatto che la Regione Basilicata ha delle sue forti peculiarità (in termini di abitanti, dell’età degli stessi, di distribuzione della popolazione sul territorio e di dimensioni geografiche), che non trovano situazioni analoghe sul territorio nazionale.

In ogni caso:

– di chiarire le evidenze che hanno portato a sostenere, sotto il profilo tecnico, che l’Ospedale San Francesco di Venosa sia idoneo ad ospitare un reparto di malattie infettive;

– di precisare con una delibera di giunta regionale quale sarà il presente e il futuro dell’Ospedale San Francesco di Venosa ed, in particolare, degli ambulatori del distretto venosino, del P.P.I. (Punto di Primo Intervento) e dei reparti esistenti, anche dopo l’emergenza COVID-19;

– di considerare le Istituzioni del Vulture Alto Bradano prima di assumere una decisione definitiva sull’eventuale trasformazione d’uso del P.O.D. di Venosa.

Tale richiesta, a firma dello scrivente Sindaco, oltre ad essere condivisa dalle forze politiche presenti nel Consiglio comunale di Venosa, di seguito indicato, rappresenta, altresì, precisa volontà degli altri Sindaci del Vulture Alto Bradano in calce riportati, che hanno letto e condiviso, per le vie brevi, visto il carattere d’urgenza, il presente documento.

Certi di un pieno accoglimento, restiamo in attesa di riscontro.

Dalla Residenza Municipale, 17 Marzo 2020

La Sindaca del Comune di Venosa

Dott.ssa Marianna IOVANNI

I Capigruppo consiliari del Comune di Venosa

Per il Gruppo “Movimento 5 Stelle”, Antonio Palumbo

Per il Gruppo “Venosa duemilaventiquattro”, Francesco Mollica

Per il Gruppo “Venosa Cambia”, Rocco Ditommaso

Per il Gruppo “Venosa Progressista”, Pasqualina Antenori

Per delega degli altri Sindaci del Vulture Alto Bradano

ATELLA, Gerardo Petruzzelli

BANZI, Pasquale Caffio

BARILE, Antonio Murano

FORENZA, Francesco Mastrandrea

GINESTRA, Fiorella Pompa

GENZANO DI LUCANIA, Viviana CERVELLINO

LAVELLO, Sabino Altobello

MELFI, Livio Valvano“.