Coronavirus, dalla vicina Campania De Luca chiede il lockdown nazionale: “dobbiamo decidere di chiudere tutto”

Ecco quanto annuncia, nella sua diretta sui social, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca:

“Vi anticipo che comunicherò al governo non solo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia, ma per quel che riguarda la Campania procederemo in direzione della chiusura di tutto.

L’ordinanza del coprifuoco non basta, dobbiamo decidere di chiudere tutto.

Oggi e non domani siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci, per far fronte a una situazione che è diventata pesante.

Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia.

Per questo ritengo che non ci sia più un’ora di tempo da perdere e perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati del contagio con i quali dobbiamo fare i conti. Io credo che dobbiamo decidere oggi, non domani, non fra una settimana, perché davvero non abbiamo più davanti tempo da perdere.

Quindi, io propongo il lockdown per l’Italia.

E su questo deciderà il governo.

Per la Campania faremo quello che riteniamo giusto per noi.

Dobbiamo chiudere tutto tranne le attività industriali, agricole, dell’edilizia, l’agroalimentare, le forniture agroalimentari, le cose che abbiamo già conosciuto a marzo e aprile.

Né più, né meno. 

Dobbiamo anche bloccare la mobilità tra regioni e tra comuni, tentando di difendere per quanto possibile le attività produttive.

“Siamo ancora in tempo.

Abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia.

Però siamo a un passo dalla tragedia.

Lo dico in maniera brutalmente chiara: io non voglio trovarmi di fronte qui da noi i camion militari che portano centinaia di bare di persone decedute.

Non siamo garantiti da nessuno che questo non avvenga, se non dalla nostra responsabilità, dalla correttezza dei nostri comportamenti e dalle decisioni che prendiamo da subito.

Altrimenti quelle immagini che abbiamo visto qualche mese fa sono destinate a riprodursi e a entrare nella nostra vita in maniera drammatica”.