CIMITERO DI MELFI: “TROPPE ANOMALIE E UNA CAPPELLA ARRIVA A COSTARE BEN 37 MILA EURO!”

Riportiamo di seguito il comunicato del capogruppo consiliare Noi per Melfi, Alfonso Ernesto Navazio, sulle questioni che stanno interessando il cimitero della città di Melfi.

“Le questioni del cimitero creano sempre apprensioni!

Ma quello che sta succedendo ha davvero dell’incredibile. Per comprare una cappella mortuaria con 8 posti e 12 ossari si arriva a spendere 37.000 euro!

Un po’ di storia: nel 2013 il Comune pubblica un bando per la concessione dei “servizi cimiteriali” in progetto di finanza (project financing). A Luglio del 2015 (tanto ci è voluto!) la Giunta Comunale autorizza la firma della convenzione, formalizzata nel Settembre del 2015 data dalla quale, per i prossimi 29 anni, il concessionario si occuperà del cimitero comunale. Ovviamente il concessionario ha vinto l’appalto offrendo dei prezzi più bassi di quelli messi a base di gara ma di questi prezzi oggi non vi è alcuna traccia!
Veniamo all’attualità: sul sito istituzionale dell’Ente, il concessionario pubblica un AVVISO per la prenotazione di strutture funerarie indicando i relativi prezzi.

I cittadini sono sgomenti di fronte a tale richiesta mentre l’Amministrazione seppur sollecitata sembra in altre faccende affaccendata! Approfondendo la questione con la lettura dei verbali di gara, del contratto di concessione, del piano economico finanziario e del disciplinare di gara si scopre che i prezzi indicati nella suddetta tabella non tengono conto dei ribassi offerti in sede di gara dal concessionario.

Il concessionario, nella sua offerta, ha proposto i seguenti prezzi/ribassi:

  • strutture funerarie familiari 42%
  • loculi per tumulazioni 4%
  • loculi per resti mortali (ossari) 10%;

La Commissione ha invece proceduto alla rideterminazione di un unico ribasso pari al 17,97 %.

Ne deriva che applicando il suddetto ribasso del 17,97 % gli importi delle varie tipologie dovevano essere cosi determinati:

  • Loculi 2.419,89 €
  • Ossari 406,39 €
  • Cappelle (4+8) 12.766,60 €
  • Cappelle (8+12) 23.907,64 €
  • Edicole (3+6) 9.574,95 €
  • Edicole (2+4) 6.383,30 €

Il risultato finale è quello di un ingiustificato aumento di ben:

  • Cappelle (4+8) + 7.217,40 €
  • Cappelle (8+12) + 9.732,36 €
  • Edicole (3+6) + 5.563,05 €
  • Edicole (2+4) + 3.708,70 €

Imbarazzante diventa persino constatare che l’ignaro cittadino che vuole “acquistare”, seppure in concessione loculi o cappelle, deve versare il 50% in acconto senza sapere come gli saranno restituiti i suoi soldi qualora dovesse cambiare idea. Senza dire che nulla si dice circa l’inizio dei lavori e i tempi di consegna!

Da qui, la nostra interrogazione urgente (un eufemismo chiamarla urgente tenuto conto che l’Amministrazione non ha ancora risposto a quelle presentate nel 2016 e all’ultima del 13 Febbraio 2017) al Sindaco per conoscere:

a) se i prezzi richiesti dal Concessionario con l’Avviso pubblico per la realizzazione di strutture funerarie nel cimitero della città corrispondono a quelli formulati in sede di gara e nel caso non lo fossero, concordando con i nostri rilievi, quali provvedimenti intende assumere;

b) le cause (amministrative e/o tecniche) che hanno determinato tale incresciosa situazione;

c) se è intenzione dell’Amministrazione, in sede di autotutela, ri-verificare gli atti di gara e valutare alla luce del grave errore riportato nel Piano Economico finanziario se lo stesso possa ancora considerarsi valido e non inficiante il contratto di concessione;

d) se il Concessionario ha rimborsato le somme che ci risultano essere dovute al Comune e ammontanti a circa € 55.000,00;

e) se è intenzione dell’Amministrazione modificare gli atti amministrativi in modo da disciplinare la modalità di restituzione dell’acconto (50%) versato dai cittadini in caso di sopraggiunta rinuncia da parte degli stessi;

f) se è intenzione dell’Amministrazione modificare gli atti amministrativi in modo che l’Avviso pubblico riporti oltre che il costo delle strutture funerarie anche la tempistica della realizzazione delle opere prenotate.

Da oggi, con la nostra interrogazione, l’Amministrazione è tenuta a dare tutte le risposte alle più che legittime domande dei consiglieri comunali ma anche dei tanti cittadini più che mai vittime di un insopportabile aumento dei costi relativi alle strutture funerarie.

L’argomento è molto ma molto delicato.

Viene quasi da augurarsi che siamo noi ad aver preso un abbaglio!”