Basilicata: “Unica regione d’Italia in cui le assunzioni per i centri dell’impiego non sono partite”! La denuncia

Dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva:

Ultimi in Italia.

Oltre alla mancanza di governance, da oltre due anni abbiamo, a favore della Regione Basilicata nel triennio 2019/2021, risorse riconosciute dal DM 74/2019 per oltre 15 Milioni di euro rimasti bloccati e inutilizzati per l’agenzia pubblica a cui è assegnato il compito di collegare domanda e offerta sul lavoro, insieme a quello di rilanciare i centri per l’impiego, attraverso la ristrutturazione degli uffici.

Ad essi sono destinati oltre 8 Milioni di euro e il rafforzamento del personale con oltre 7 milioni, anche per assunzioni a tempo indeterminato”.

Aggiunge Braia, precisando di non aver partecipato al voto in Commissione della delibera di Giunta riguardante l’adozione del Piano delle attività 2020 degli interventi dell’Agenzia regionale lavoro Basilicata (Arlab), “atto bloccato in quarta Commissione da Agosto 2020 e arrivato in seconda Commissione solo nel Maggio 2021″:

Un paradosso segno di inadeguatezza totale.

Avevo proposto da Presidente della seconda Commissione, almeno di rinviare la votazione dell’atto in attesa del Piano delle attività 2021 dell’Arlab che, come espressamente annunciato dal commissario Corona, sarebbe stato inviato al dipartimento competente entro pochi giorni.

La maggioranza, senza logica alcuna, ha voluto procedere a prescindere.

Martedì in Consiglio regionale sulla questione Arlab vedremo quali giustificazioni porteranno il Presidente Bardi e l’assessore Cupparo.

E’ necessario che i lucani e le lucane vengano a conoscenza di come si aggravano le condizioni e si accumulano i ritardi sulle politiche attive del lavoro.

Siamo l’ultima e l’unica regione d’Italia in cui il piano di rafforzamento dei centri per l’impiego non è proprio partito, rimasto bloccato, pur avendo enormi finanze a disposizione oltre che dati di decremento demografico e percentuale di giovani disoccupati altissime.

Una situazione paradossale che ha dell’assurdo, pericolosa e difficile come abbiamo denunciato più volte, che contribuisce sicuramente all’aumento di questi numeri.

C’è sempre più difficoltà a collegare la domanda con l’offerta di lavoro e l’agenzia da Gennaio 2020, non ha più il suo amministratore, il bando è sospeso, ci sono i ricorsi degli unici due candidati che avevano i requisiti per accedere al bando, requisiti che sono stati cambiati senza però generare nessun nuovo avviso.

Forse perché, a nostro avviso, si teme l’intervento della magistratura.

Da Febbraio, dopo oltre un anno di commissario ad acta, il commissario straordinario Corona sta cercando di correre ai ripari, recuperando il tempo perduto.

Manca il consuntivo 2019 e 2020 e quindi il bilancio di previsione triennale di previsione 2021/2023, senza i quali sarà impossibile redigere il piano assunzionale per far partire finalmente il piano di rafforzamento dei centri per l’impiego.

Dopo il caos generato con la riforma del consorzio industriale i ritardi sull’utilizzo dei 150 Milioni di euro del dissesto idrogeologico, denunciamo anche la paralisi dell’Arlab.

Intanto con i ‘pieni poteri’ si continuano ad assumere e sostituire dirigenti, responsabili ufficio stampa, importandoli dalla vicina Campania, senza risolvere problema alcuno.

E i lucani e le lucane continuano a pagare questa continua inadeguatezza”.