Basilicata: “per via del caro carburanti buoni numeri di Ferragosto ma meno turisti italiani”. La denuncia

Il costo dei carburanti che anche in Basilicata e non solo sui tratti autostradali che l’attraversano ha superato i 2 euro/litro – è il primo motivo di un andamento del turismo al di sotto delle aspettative per arrivi e presenze turistiche e che, nonostante i buoni numeri di Ferragosto dappertutto (mare, aree interne, borghi), trascina i suoi effetti negativi sulle attività di alberghi, strutture ricettive, ristoranti ed imprese di servizi per il prosieguo della stagione estiva.

Così Federalberghi-Confcommercio Potenza in una nota a firma del presidente Michele Tropiano che spiega:

“Statistiche disponibili, non solo quantitative ma anche qualitative, ed evidenze empiriche mostrano che la spinta del turismo sta gradualmente venendo meno ed è mantenuta prevalentemente dalla spesa dei viaggiatori stranieri.

Le famiglie italiane anche per la combinazione di inflazione, sia pure in fase di decelerazione e costo della vita più elevata hanno ridotto la spesa e la durata media dei soggiorni turistici.

Le famiglie hanno finito le riserve e si preparano per un autunno difficile.

Prendiamo il target di turista medio della Val d’Agri.

Facciamo un esempio concreto: provenienza dalla Puglia, permanenza media 2,5 giorni, spesa familiare 650-700 euro.

Il viaggio in auto incide per almeno tre pieni di carburante tanto più che la famiglia, la coppia o la comitiva si muove molto sul territorio.

Per Federalberghi le sagre e le feste patronali stanno contribuendo a ‘salvare’ le strutture ricettive perché compensano la perdita della clientela abituale.

È presto per dire come chiuderemo i fatturati della stagione ma dobbiamo prepararci al peggio anche perché abbiamo voluto tenere i listini invariati con qualche leggero ritocco mentre continuiamo a subire l’aumento generalizzato dei costi aziendali”.