BASILICATA DA BOLLINO NERO: 569 IMPRESE HANNO ABBASSATO LA SERRANDA!

Nel corso dello scorso anno 569 imprese artigiane in Basilicata hanno cessato l’attività:

  • 371 in provincia di Potenza;
  • 198 in quella di Matera.

Le nuove iscrizioni sono state 480 (310 nel Potentino e 170 nel Materano) riducendo il saldo negativo a 89 unità e consentendo di mantenere lo stock complessivo di aziende del comparto artigiano sopra le 10mila unità (10.476).

Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Confartigianato, ha commentato:

“Sono numeri  di fonte Unioncamere nazionale che fotografano un anno difficile per l’artigianato lucano ed italiano, seppure con qualche luce all’orizzonte.

Sebbene anche il 2017 – come gli otto anni precedenti – si sia concluso con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, il risultato è il meno pesante dall’inizio della crisi e conferma, accentuandola, la tendenza al recupero innescata nel 2014.

Il 2017 – secondo la tendenza accertata – ha messo in evidenza una crescita sensibile delle attività artigiane nel comparto del “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, in cui si è registrato un saldo di 1.807 imprese in più (pari ad una crescita del 3,6% rispetto al 2016).

Performance positive caratterizzano il settore delle ‘Altre attività di servizi’ (in particolare grazie all’aumento delle attività legate ai servizi alla persona), e quello della comunicazione, che nei dodici mesi del 2017 hanno fatto segnare un saldo positivo rispettivamente di 1.224 e 244 imprese, con un tasso di crescita pari a +0,66% per il primo comparto e che ha sfiorato il 2% per il secondo.

Risultato negativo per le costruzioni, che, nel 2017 perdono oltre 7mila unità (-1,4%), ma che fanno meglio dell’anno precedente dove avevano fatto registrare una contrazione di oltre 10mila aziende.

Le cose non vanno meglio per le imprese che operano nel trasporto e magazzinaggio e per l’industria in senso stretto: nel 2017 il saldo delle imprese artigiane è diminuito di 1.764 imprese
(-2,0%) per il primo comparto e addirittura, per il secondo, il calo è stato di 4.744 imprese (-1,5%).

Si tratta di prepararsi al meglio per reggere la situazione e per questo la nostra Organizzazione ha la necessità di trasmettere, condividere e migliorare le proprie competenze e conoscenze professionali.

 Il futuro degli imprenditori di tutti i settori dipende dalla loro capacità di aggiornarsi, apprendere nuove competenze, stare al passo con le continue trasformazioni del mercato.

Formazione è la parola-chiave per il successo delle aziende.

Confartigianato ne è talmente convinta da farne una delle attività di punta al servizio degli imprenditori, investendo in buona formazione per migliorare la produttività e le performance aziendali.

Formazione per gli imprenditori, ma anche per i loro dipendenti”.