ALLARME DISOCCUPAZIONE PER CHI HA PIÙ DI 50 ANNI: “TROPPO VECCHI PER ESSERE ASSUNTI”

Solo tre giorni fa l’Italia festeggiava la festa del Lavoro, ma oggi si ritorna a parlare di disoccupazione.

Il segretario regionale della Uil lucana, Carmine Vaccaro, ha evidenziato un dato sconcertante riguardante la crescita dei disoccupati over 50, rispetto agli inoccupati più giovani.

Vaccaro ha sottolineato:

“Il sorpasso storico dei disoccupati over 50 sui giovani disoccupati che ci segnala l’Istat il giorno dopo il Primo Maggio apre una nuova fase dell’impegno sindacale per l’occupazione e la tutela di quanti hanno perso il lavoro ad un’ età avanzata.

A marzo 2017 i disoccupati con più di 50 anni hanno superato per la prima volta dall’inizio delle serie storiche mensili (2004) il numero dei disoccupati giovani tra i 15 e i 24 anni.

In questo mese i disoccupati con più di 50 anni erano 567.000 a fronte di 524.000 di coloro che hanno meno di 25 anni.

Rispetto a febbraio i disoccupati ‘anziani’ sono aumentati di 59.000 unità, mentre i giovani in cerca di lavoro sono aumentati di 3.000 unità.

Si riapre la questione che riguarda quella fetta di disoccupati considerati già vecchi per essere assunti e contestualmente troppo giovani per andare in pensione.

Una situazione che da noi come in tutto il Sud è sempre più complicata perché la sbandierata ripresa stenta a decollare e la fine degli sgravi generalizzati targati del Jobs Act  stanno frenando le assunzioni.

C’è da prendere atto che i datori di lavoro privati possono fruire di sgravi contributivi per l’assunzione di lavoratori che abbiano compiuto cinquant’anni e che versino, da oltre 12 mesi, in stato di disoccupazione.

La legge di Bilancio conferma, anche per il 2017, il bonus introdotto dalla legge Fornero.

Il beneficio può essere fruito indipendentemente dalla collocazione territoriale dell’impresa, è esteso alle assunzioni a tempo parziale ed è escluso in caso di sospensioni del lavoro connesse a situazioni di crisi aziendale o processi di riorganizzazione in atto.

Purtroppo nonostante gli incentivi le imprese che possono assumere preferiscono i giovani.

La legge di Bilancio 2017 conferma la possibilità di fruire di agevolazioni contributive per l’assunzione di disoccupati la cui età anagrafica rende particolarmente difficile rientrare nel mondo del lavoro ma la sua attuazione è troppo limitata.

Le misure atte ad incentivare l’assunzione di disoccupati ultracinquantenni si inquadrano nel piano di riordino del sistema degli incentivi alle assunzioni volto ad agevolare il reinserimento nel mercato del lavoro di determinate categorie di soggetti ritenute particolarmente meritevoli di tutela.

A partire dal 1° gennaio 2017, infatti, sono venute meno le agevolazioni contributive previste per l’assunzione della generalità dei lavoratori iscritti alle liste di mobilità, mentre gli interventi coordinati dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (istituita con il Jobs Act) dovrebbero avere l’obiettivo di agevolare in via prioritaria le categorie che presentano maggiori difficoltà di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.

Per la Uil si impongono misure straordinarie per strappare cittadini e cittadine alle condizioni di precari-assistiti a vita”.