Basilicata, crisi idrica: “La pioggia non cancella i ritardi accumulati”. Le richieste urgenti

In in vista del Consiglio Regionale straordinario sulla crisi idrica previsto per l’inizio della prossima settimana, il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani ha diffuso il seguente comunicato stampa:

Consiglio Regionale straordinario o ordinaria passerella? Ora servono fatti, non relazioni

All’inizio della prossima settimana il Consiglio Regionale della Basilicata tornerà a discutere di crisi idrica.

Ma non serve un altro elenco di cause: serve una decisione.

Non si tratta di dire “è sempre stato così”.

Si tratta di scegliere se cambiare metodo o continuare a rinviare.

Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani non fa polemiche.

Ha parlato con dati, metodo e proposte.

Ma questa volta non si tratta di ascoltare difese d’ufficio da parte della maggioranza o irritazioni da parte della minoranza.

Non servono applausi né indignazione di facciata: servono scelte e chiarezza.

I dati parlavano già da questa primavera e indicavano chiaramente dove si stava andando.

Si poteva intervenire ieri, ma è mancata la visione.

Si può agire oggi, se c’è il coraggio di farlo.

E anche se in questi giorni piove, la pioggia non cancella i ritardi accumulati.

Perché se non dovesse piovere abbastanza, le promesse fatte in questi mesi — sulle prenotazioni irrigue e sulle presunte garanzie — diventeranno problemi veri.

La differenza tra un governo e un annuncio è semplice: la capacità di assumersi la responsabilità delle scelte.

Oggi non bastano parole come “progetto di legge”.

Abbiamo visto progetti durare decenni senza cambiare nulla.

Servono tempi certi e decisioni reali.

I “faremo” non irrigano i campi, non salvano le imprese e non costruiscono il futuro.

In questi mesi ci sono stati politici, amministratori e sindaci che hanno mostrato attenzione verso l’agricoltura,
e di questo siamo sinceramente riconoscenti.

Ma i risultati, purtroppo, non sono arrivati.

Ora il tempo delle promesse è finito: servono fatti, non dichiarazioni.

La direzione è una sola: stato di emergenza immediato e nomina di un Commissario straordinario tecnico, indipendente e competente, con poteri reali e tempi vincolanti.

Non sia un politico, perché — senza giri di parole — la politica ha già dimostrato i propri limiti.

E non lo diciamo noi: lo dicono i fatti.

Non un altro tavolo, ma una guida.

Non un’altra riunione, ma un metodo.

Servono dati veri, non percentuali che dicono tutto e nulla.

I lucani hanno diritto di sapere:

– quanta acqua è stata ceduta ad altre regioni e su quali accordi;

– cosa è stato ricevuto in cambio;

– perché nulla è stato fatto per velocizzare gli interventi sulle dighe;

– quanta parte è destinata all’agricoltura, all’industria e ai consumi civili;

– con quali strumenti di monitoraggio è stata gestita la stagione irrigua 2025;

– a che punto è la richiesta di stato di emergenza e chi se ne assume la responsabilità.

All’inizio della prossima settimana i lucani hanno diritto di sapere tutto questo, affinché non sia l’ennesimo esercizio comunicativo o la semplice lettura di una relazione scritta a più mani.

È il momento di voltare pagina: i problemi del passato e del presente sono sotto gli occhi di tutti.

Ora serve un futuro costruito su fatti, metodo e responsabilità.

Il Consiglio straordinario di inizio settimana prossima non sia un’altra passerella.

Sia il giorno in cui la Basilicata dimostra di voler decidere, pianificare e assumersi le proprie scelte.

Il futuro si costruisce qui”.