VENOSA, SALE LA PROTESTA DI QUESTO LICEO: “ALTRO CHE ‘BUONA SCUOLA’, CI STANNO TOGLIENDO LE ORE”

Da più parti, l’attuale governo sostiene che la scuola pubblica è “una buona scuola”. Intanto il taglio, da parte del MIUR, della seconda ora per il primo strumento nel primo biennio del liceo musicale, non è tanto piaciuto agli insegnanti e studenti del Liceo Musicale “Quinto Orazio Flacco” di Venosa, una realtà scolastica della zona nord della Basilicata, punto di riferimento per l’intera area.

Ne è fortemente convinto il prof. Francesco Lisena:

“In pratica la nuova interpretazione del piano orario destinerebbe di fatto al biennio del liceo musicale non più tre ma soltanto due ore settimanali di lezione individuale di esecuzione e interpretazione. Questo chiaramente è in netto contrasto con le finalità che, di fatto, questa scuola deve avere. Si tratta, infatti, di una scuola fortemente specializzante, che mira alla formazione di ragazzi che devono avere le basi solide per affrontare lo studio specialistico della musica, proseguendo, dopo il diploma, nelle istituzioni AFAM (Conservatori di Musica).

Da quest’anno i ragazzi dovranno fare, quindi, un’ora di lezione singola frontale e un’ora di “ascolto” in compresenza. Naturalmente la compresenza e l’ascolto, seppur formative all’apprendimento complessivo, non sostituiscono né possono rappresentare un’alternativa valida alla mancanza effettiva dell’ora reale di lezione che viene, di fatto, tolta.

Questo è ancor più grave perché in realtà verrebbero così decurtate 33 ore delle 99 ore totali annuali previste dal piano di studio di ogni singolo ragazzo.

Chiaramente noi docenti cercheremo in ogni caso di dare il massimo nella singola ora di lezione. Resta purtroppo il rapporto tiranno con il tempo materiale, che non è mai abbastanza, figuriamoci con un’ora in meno”.

Dello stesso parere Francesco Bruno, studente del 4° anno di studi:

“Il ministro della pubblica istruzione ha tagliato un’ora di primo strumento in tutti i licei musicali d’Italia, cosi facendo molti ragazzi che frequentano la medesima scuola sono costretti a fare per solo un’ora a settimana il proprio strumento come una scuola privata a tutti gli effetti. Noi ragazzi del liceo musicale di Venosa diciamo basta a questa riforma che blocca per il settanta percento il percorso formativo degli alunni in tutta Italia”.