Fanelli, Vescovo della diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, si stringe ai fedeli: “A voi tutti consegno questa supplica alla Vergine Maria affinché ci liberi dall’epidemia”

In un momento così difficile in cui la popolazione deve fare i conti con l’emergenza Coronavirus, il vescovo della diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, Ciro Fanelli, si stringe attorno alla comunità.

Questo l’invito rivolto ai fedeli:

“Fratelli e sorelle,

in questi giorni dell’epidemia del coronavirus, la nostra preghiera a Maria Santissima, Aiuto dei cristiani, deve farsi più intensa e corale divenendo quasi una novena permanente.

A voi tutti consegno questa supplica alla Vergine Maria per impetrare da Lei il dono della liberazione e della guarigione da questa grave epidemia.

Ripetiamo con fede questa preghiera e ad essa uniamo la recita del Santo Rosario”.

Di seguito la supplica rivolta alla Vergine Maria.

“O Vergine Maria, madre nostra tenerissima, in questo tempo di grande tribolazione per il mondo intero, ci rivolgiamo a Te che, con la Tua intercessione, Ti sei sempre mostrata aiuto potente in ogni nostra necessità personale e comunitaria.

I numerosi titoli di devozione, con i quali il popolo del vulture-melfese Ti venera, sono il segno del nostro amore filiale verso di Te.

O Vergine Maria, madre di misericordia, rifugio sicuro nelle tempeste della vita, in questi giorni di timori e di trepidazione per il nostro avvenire, a causa del dilagare dell’epidemia, che attanaglia l’Italia, l’Europa e il mondo intero, ci rivolgiamo fiduciosi a Te e, pur consapevoli che siamo peccatori, ti diciamo con cuore di figli: salvaci, o Madre!

Aiutaci ad affrontare con la forza della fede questa difficile lotta contro qualcosa che sembra più grande di noi e che rischia di spegnere la speranza nei nostri cuori!

Proteggi i bambini, consola e guarisci gli ammalati, conforta gli anziani, dà coraggio e vigore ai giovani e alle famiglie! Sostieni gli sforzi eroici degli operatori sanitari e delle autorità pubbliche.

Ravviva in tutti la certezza che ogni sacrificio fatto per contenere il dilagare di questo terribile morbo ci aiuterà a raggiungere la vittoria sperata.

Fa’, o Madre, che dalle tenebre della paura e dell’impotenza, generate in noi da questa epidemia, possa irradiarsi quanto prima nel mondo intero lo splendore di uomini e di donne che hanno saputo trasformare l’isolamento forzato in fucina di fraternità e i tempi di angoscia in spazi di preghiera fiduciosa.

Tocca i cuori di ciascuno di noi; risveglia in tutti il desiderio della fraternità autentica e aprici alla vera solidarietà, affinché con il tuo amore nel nostro cuore possiamo, sin da ora cantare con Te il Magnificat della salvezza e della liberazione ritrovate.

O Maria, speranza nostra, prega per noi peccatori, mostraci – dopo questo esilio – Gesù, il frutto
benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Amen”.