Eolico a Venosa: “Pale alte fino a 200 metri che verrebbero installate intorno alla città che aspira a diventare Capitale italiana della cultura”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Associazione “Venosa Pensa”:

“Esistono al momento almeno 3 procedure di VIA pendenti presso il competente ufficio del Ministero dell’Ambiente presentate da altrettante società per la realizzazione di parchi eolici nel territorio di Venosa e nel suo circondario.

Si tratta di istanza che stanno facendo il loro regolare iter e che qualora dovessero essere autorizzate modificherebbero drasticamente il paesaggio intorno alla nostra città.

La prima procedura è stata avviata dalla E.on Climate&Renowables Italia Srl in data 19-06-2019 e prevede la realizzazione di un impianto eolico denominato “Venusia” costituito da 10 aerogeneratori della potenza di 4,5 MW cadauno e per un totale di potenza di 45MW.

La seconda è stata invece avanzata dalla società Inergia Lucania srl in data 21-11-2019 e prevede la realizzazione di un impianto eolico denominato “Piani di Pedina” della potenza complessiva di 55MW.

La terza riguarda invece la realizzazione di un impianto eolico di 17 aerogeneratori della potenza complessiva di 71,4 MW da parte della società Cogein Energy srl.

Si tratta di tre grandi parchi eolici per un totale di 37 pale eoliche.

Pale alte fino a 200 metri che verrebbero installate intorno alla città che aspira a diventare Capitale italiana della cultura.

Purtroppo mentre questi inter procedono inesorabilmente e per 2 di queste istanze sono ormai scaduti i termini per la presentazione di osservazioni, il mondo della politica e delle istituzioni tace.

Nonostante i numerosi solleciti, nessuno si è espresso apertamente per chiarire la posizione dei diversi enti pubblici interessati.

Per quanto ci riguarda chiediamo pubblicamente al Comune di Venosa e agli altri Comuni interessati di esprimere la loro posizione in maniera chiara e diretta e di comunicare gli atti eventualmente messi in campo ad oggi o le azioni che si intendono intraprendere in futuro.

Come associazione che si batte sul territorio per salvaguardare gli interessi della comunità di Venosa e del Vulture in generale, chiediamo parole di verità e di estrema chiarezza e soprattutto massima trasparenza.

Sul sito del Ministero purtroppo non risulta che siano state depositate osservazioni da parte degli Enti territorialmente interessati da questi progetti e, pertanto, invitiamo le istituzioni interessate a procedere, almeno dove ancora possibile, in tal senso esprimendo tutte le criticità rispetto ai progetti che si vorrebbero realizzare.

Chiediamo inoltre al Comune di Venosa di impegnarsi per contrastare il proliferare dell’eolico selvaggio anche attraverso un maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche e non operanti sul territorio al fine di fare squadra per risolvere i problemi che interessano la comunità tutta.

Per quanto ci riguarda, Venosa Pensa non è contraria alle energie rinnovabili, riteniamo però che al momento non vi siano politiche serie di sostituzione dell’energia fossile con le rinnovabili, ma solamente speculazioni da parte di alcune società e nessuno vantaggio per i cittadini e per le comunità locali.

Siamo pertanto disponibili a collaborare per il bene del nostro Comune, per difendere il nostro territorio, per salvaguardare il patrimonio storico e artistico della nostra città.

Ci auguriamo che il nostro appello non cada nel vuoto e che si possano avere presto buone notizie”.