Venosa: non si ferma all’alt dei Carabinieri e provoca un’incidente! Arrestato un 23enne di Cerignola

Si intensifica l’attività preventiva dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza a ridosso delle festività pasquali con una sempre più cospicua presenza di servizi istituzionali operati da Compagnie e Stazioni Carabinieri presenti sul territorio della Provincia.

Proprio nel corso di una delle attività di controllo sulle arterie stradali della provincia, nella giornata di giovedì, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Venosa hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 23enne di Cerignola (FG) con precedenti di polizia.

Il giovane si trovava a bordo di una Ford condotta da altro complice ed assieme a lui percorreva la via Appia di Venosa.

Proprio lì si imbattevano in una gazzella dell’Arma con i militari che intimavano l’Alt per procedere ad un controllo.

Il conducente, invece di accostare, premeva il piede sull’acceleratore procedendo a forte velocità verso il centro abitato.

L’equipaggio della Radiomobile si poneva immediatamente all’inseguimento del veicolo che, nell’intento di seminare la pattuglia, alla forte velocità abbinava una condotta di guida che poneva a repentaglio la sicurezza degli altri automobilisti e dei pedoni in transito.

Dopo qualche chilometro, l’autista, oramai alle porte del centro storico di Venosa, perdeva il controllo della vettura andando a schiantarsi contro un’altra macchina regolarmente parcheggiata.

Il conducente riusciva ad abbandonare l’autovettura dandosi alla fuga nei vicoli del paese mentre il passeggero veniva prontamente bloccato dai militari dell’Arma.

L’immediata perquisizione personale e veicolare ha spiegato il perché di tanta premura nel volersi sottrarre al controllo dei Carabinieri poiché all’interno dell’abitacolo venivano rinvenuti utensili da scasso e guanti da lavoro che, unitamente al veicolo, venivano sottoposti a sequestro per il proseguo delle indagini.

L’uomo, accertate le oggettive responsabilità, è stato tratto in arresto e tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il GIP di Potenza, al termine del rito direttissimo, dopo la convalida dell’arresto, disponeva, per il giovane, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Si rammenta che per l’indagato vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.