“Situazione critica” a Ripacandida: ecco quando riaprirà la discarica di Atella

Circa la situazione raccolta rifiuti a Ripacandida, un aggiornamento è stato diffuso ieri dal Sindaco Giuseppe Arch. Sarcuno.

Come diversi cittadini ci avevano segnalato, il malfunzionamento della discarica di Atella che ha scatenato il disagio è ancora in via di risoluzione.

Ecco le parole del Primo Cittadino Sarcuno:

“Come sapete, da qualche giorno la raccolta rifiuti sta andando a rilento, a causa di un guasto alla discarica di Atella.

La provincia di Potenza, competente per i rifiuti e che dovrebbe gestire le situazioni di emergenza, dicendo a tutti i comuni interessati (non siamo gli unici) dove portare a conferire gli stessi rifiuti è a dir poco assente.

Dalla discarica di Atella in questi giorni sono arrivate notizie ufficiose discordanti.

Nei giorni scorsi si parlava che oggi sarebbe stato risolto il guasto.

Poco fa ci è arrivata la notizia che fino al 12 novembre non si potrà conferire ad Atella perché il guasto non è stato ancora riparato.

Questa mattina io e il responsabile dell’ufficio tecnico abbiamo ricontattato l’ufficio provinciale, il dirigente dello stesso, la discarica di Sant’Arcangelo e il centro raccolta di Tito. Ma servono delle autorizzazioni della provincia che non arrivano!

Dopo diversi tentativi e sollecitazioni, forse domani riusciremo a portare i rifiuti in un altro centro, se non subentrano altre problematiche.

Stiamo cercando di fare il possibile per cercare di contenere il disagio, ma non dipende né dall’Amministrazione né dagli uffici comunali che si sono attivati immediatamente e che ringrazio.

Portate pazienza!

Rispetto ad altri comuni, la nostra situazione è probabilmente più critica perché non è ancora in vigore il sistema di raccolta differenziata (quindi abbiamo più rifiuti da conferire in discarica). Sistema che ci stiamo impegnando a far partire quanto prima.

In questi mesi trascorsi abbiamo fatto tutti i passaggi (e le relative sollecitazioni – portando anche a mano documenti agli uffici regionali per abbreviare i tempi) previsti dalla legge per sbloccare la realizzazione del centro di raccolta del materiale differenziabile (previsto in c.da macchia) INDISPENSABILE per poter iniziare con il porta a porta.

Ogni ritardo nella realizzazione del centro di raccolta vuol dire continuare a portare ancora tanta spazzatura alla discarica e continuare a pagare di più la spazzatura stessa (TARI), oltre a perpetrare una situazione dal punto di vista Ambientale non più sostenibile né conforme al nostro modo di pensare e di essere”.