Rionero, dibattito aperto su rete ospedaliera! Riflessioni e proposte su Crob, Melfi, Venosa e…

Successo per il neonato “Gruppo di Attenzione Vulture Melfese Alto Bradano” alla sua prima uscita pubblica nel corso dell’incontro “La sanità nel Nord-Est della Basilicata”, incentrato su riflessioni e proposte riguardanti la rete ospedaliera territoriale

Presenti, il Presidente del Consiglio Regionale, Vito Santarsiero, insieme a molti sindaci e consiglieri comunali del territorio, in un’affollata sala convegni del Centro Sociale “Pasquale Sacco” di Rionero, dove  si è tenuto un interessante dibattito, moderato da Gerardo Brienza.

Ha portato il saluto ai presenti il Sindaco di Rionero, Luigi Di Toro, il quale si è soffermato brevemente su questioni inerenti il CROB, ha ricordato le promesse fatte in seguito al consiglio Comunale aperto dell’autunno dell’anno precedente e ha evidenziato la necessità di creare le condizioni perché la zona conti di più nel contesto regionale.

È seguita una circostanziata e puntuale relazione di Roberto Iosca che, dopo aver presentato il Gruppo, illustrato le sue finalità e la sua collocazione sociale contestualizzata nei tempi che attraversiamo, ha denunciato quelle che crede essere delle criticità, analizzandone cause ed effetti, nella gestione della sanità della zona per effetto della legge n. 2 del 12 Gennaio 2017.

Ha denunciato soprattutto quanto:

“Sciagurata si sia rivelata, per il territorio, la soppressione dell’autonomia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Melfi e dello svuotamento di altri presidi (Venosa e Pescopagano)”.

Questo il contenuto di una nota sul convegno:

“Attenta e serrata la sua analisi sui problemi che attanagliano il CROB che da una parte attende da mesi la firma del Ministro della Sanità sul decreto di rinnovo del riconoscimento di IRCSS, la cui istruttoria ispettiva si è chiusa da tempo, e dall’altra continua a vedere irrisolto, da vertici “ciechi e sordi” della  sanità lucana, il riconoscimento di sede Hub, in regime di autonomia gestionale, di tutta l’attività oncologica della Basilicata, attraverso l’approvazione di un piano, realizzato sotto la guida dello stesso CROB, di rete oncologica regionale.

Un atto dovuto, da sempre, dalle giunte Regionali la cui mancata adozione finisce per creare confusione di ruoli che scarica disagi e tensioni sui pazienti”.

Roberto Iosca ha impegnato, infine, il Presidente Santarsiero a fare in modo, con ordini del giorno o ogni altro strumento valido, che il consiglio regionale sproni la Giunta Regionale ad adottare, in questo scorcio di legislatura, quei provvedimenti atti a rimuovere le criticità denunciate.

Sono intervenuti nel dibattito:

  • il Dirigente Scolastico, Michele Pinto;
  • Fausto Mastroddi;
  • il Sindaco di San Fele, Donato Sperduto;
  • il Consigliere Comunale di Venosa, Arturo Raffaele Covella.

Ha concluso i lavori il Presidente del Consiglio Regionale, Vito Santarsiero, che, senza sottrarsi ad una puntuale critica propositiva alla legge n.2 del 12 Gennaio 2017 (approvata in consiglio senza il suo voto), relativamente alla miopia che ha impedito che fosse ispirata alle mutate esigenze di servizio da rendere nella regione, ha indicato la strada maestra che deve scandire tempi e impegni del prossimo consiglio regionale per la sanità.

Ha sottolineato, infatti, l’urgenza dell’approvazione del Piano Sanitario regionale:

“Un piano ispirato, nell’offerta dei servizi, all’adeguamento ai nuovi modelli di medicina territoriale in grado di assicurare adeguate prevenzione e cura ai cittadini con case salute e ospedali comunità raccordati opportunamente con la medicina generale.

Un piano che preveda  la restituzione dell’autonomia all’ospedale di Melfi, e comunque riveda la organizzazione dell’intera rete ospedaliera regionale.

All’IRCCS CROB di Basilicata, per le sue specificità ed eccellenze, vanno assicurate, con atti formali e idonei protocolli, Centralità, Direzione Scientifica, Autonomia e Risorse nella diagnosi, cura e nella ricerca di tutto il settore Oncologico della Basilicata, come, altresì, va garantito, con ogni atto idoneo, la conservazione e il rafforzamento, quale del DEA di Secondo Livello, dell’AOR SAN CARLO di Potenza, destinata alla  Medicina di Eccellenza in Basilicata”.