“Rientrerà a lavorare in FCA, nell’indotto di Melfi, circa il 5/10% dei lavoratori. Necessità di programmare il servizio di trasporto pubblico”. Parla il sindacato

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Uilm Basilicata:

“Questa mattina a partire dalle ore 11 si è tenuta una call conference tra FCA, l’Assessore Regionale ai trasporti D. Merra, unitamente ad alcuni funzionari del dipartimento dei trasporti e le segreterie regionali di FIM UILM FISMIC e UGLM, tra gli assenti Confindustria Basilicata e la FIOM-CGIL che, pur invitati a partecipare, hanno ritenuto di soprassedere alla convocazione regionale.

Convocazione sollecitata dalle Organizzazioni Sindacali per discutere del piano trasporti dell’area industriale di San Nicola di Melfi data l’imminente ripresa delle attività produttive.

Sono evidenti a tutti i soliti ritardi nell’affrontare problemi importanti per le nostre comunità, per i nostri lavoratori; vero è che siamo anche – senza voler fornire un alibi – in una fase complicata e di transizione del trasporto pubblico che cambierà anche a seguito dell’emanazione del nuovo DPCM delle prossime ore, che regolamenterà la cosiddetta fase 2; è da giorni, che a livello nazionale, l’attenzione della politica è rivolta ad un capitolo fondamentale per il nostro paese che è proprio il trasposto pubblico, locale, regionale e dunque nazionale.

Tante sono le azioni che dovranno essere messe in campo per garantire la distanza sociale anche all’interno dei mezzi pubblici, fondamentale, unitamente all’uso della mascherina per evitare il possibile contagio da Covid-19 per coloro che fruiscono del servizio di trasporto pubblico; questa transizione dovrà essere, ed è questo il nostro auspicio, accompagnata da una serie di provvedimenti nazionali e regionali chiari, esigibili nell’immediatezza, perché il tempo non è una variabile da sottovalutare, perché i lavoratori metalmeccanici lucani hanno necessità urgente di poter fruire di un trasporto pubblico efficiente e sicuro; l’uso del mezzo proprio impatta notevolmente sulle tasche dei lavoratori sempre più vuote a causa anche dell’uso degli ammortizzatori sociali.

Nella riunione odierna si è condivisa la necessità di strutturare una cabina di regia regionale al fine di mettere in rete tutti gli elementi, dati, che consentiranno anche una efficiente programmazione per il servizio di trasporto pubblico per l’area industriale di San Nicola di Melfi.

È fondamentale fare questo perché la capienza degli autobus si ridurrà all’incirca del 60% proprio per garantire la distanza sociale e pertanto il servizio, sia nel numero delle navette ma anche in generale nella sua organizzazione, subirà cambiamenti epocali inimmaginabili fino a qualche settimana fa.

Bisogna coniugare la necessità di un servizio efficiente ma anche evitare, soprattutto in questa fase di difficile programmazione produttiva, navette vuote i cui costi ovviamente si rifletterebbero sulla comunità e dunque sulla collettività.

Siamo di fronte ad una situazione complicata determinata dal Covid-19 che ha letteralmente annientato la nostra società anche dal punto di vista industriale, visto che il settore automotive è da costruire e/o ricostruire, vista la drammaticità della crisi che già imperversava prima del Covid-19 ma che oggi si è acuita in termini produttivi e occupazionali che generano molte preoccupazioni.

Rientreranno a lavorare in FCA, nell’indotto di Melfi, circa il 5/10% dei lavoratori da qui la  necessità di programmare il servizio di trasporto pubblico per rispondere  alle vere esigenze dei lavoratori; dunque la cabina di regia istituita in data odierna dovrà mettere in atto, per garantire il servizio pubblico, tutti gli sforzi necessari per poter programmare il numero delle navette utili per evitare si gli sprechi ma soprattutto per garantire la possibilità a tutti di trovare un posto che sia al contempo libero ed a distanza sociale sull’autobus.

Le parti si rincontreranno GIOVEDÌ 30 Aprile affinché il trasporto pubblico per l’area industriale di San Nicola di Melfi possa ripartire, tenuto conto di tutte queste variabili, il 4 maggio 2020.

Abbiamo, come Organizzazioni Sindacali, proposto all’assessore Merra di allargare la cabina di regia anche ai colleghi delle Regioni confinanti e abbiamo proposto anche alcune modifiche non solo nell’organizzazione ma anche nel costo del trasporto:

biglietto unico: affinché i lavoratori possano scegliere – li dove ci sono più vettori che coprono la stessa tratta – il mezzo più consono alle proprie esigenze, tenuto conto della tratta di destinazione;

costo del biglietto: biglietti giornalieri il cui costo deve essere riparametrato al costo dell’abbonamento mensile affinché, soprattutto ora, vista la cassa integrazione,  il lavoratore possa avere una piccola riduzione in termini economici del biglietto stesso;

Prenotazione online: cosi da poter coniugare le diverse esigenze ampiamente evidenziate nella riunione e nel suddetto comunicato, ovvero programmazione del numero delle navette ma anche la garanzia del singolo lavoratore di trovare il proprio posto con la relativa distanza sociale.

Siamo davvero in una fase delicata e come UILM confidiamo nel buon senso di tutti, anche di chi oggi ha deciso di non partecipare alla suddetta riunione, forse perché ‘richiamato’ o per motivi diversi ma lontani da quelli condivisi da chi in realtà dovrebbe avere in mente e nel cuore la tutela della salute dei lavoratori, senza guardare alle bandiere”.