BASILICATA: BATTERIE E PNEUMATICI CONTRAFFATTI! L’ALLARME

Una piaga dilaniante in termini di ambiente e salute sta dilagando in tutta Italia negli ultimi tempi, anche nella nostra regione: la diffusione di pneumatici e batterie scadenti e non conformi alle normative, che provocano seri danni alla salute dei compratori.

A confermare ciò, Antonio Campìnos, Direttore esecutivo dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), che si occupa di controllare l’impatto dei falsi all’interno del settore manifatturiero europeo.

Campìnos afferma anche che, secondo l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), le maggiori contraffazioni a livello mondiale riguarderebbero:

  • i dischi dei freni (18%);
  • la tiranteria sterzo (17%);
  • le pastiglie dei freni (16%);
  • i ricambi del motore (16%);
  • i filtri dell’aria e dell’olio (4%);
  • le pompe dell’olio (4%).

Trattasi, questi, di falsi, prodotti sulla base degli originali, accompagnati da altrettanto false certificazioni di conformità e sicurezza.

Ritornando al discorso introduttivo, la produzione irregolare di pneumatici e batterie, costa ogni anno all’economia legale dell’Unione Europea 2,4 miliardi e la nostra Italia, dopo Spagna, Francia e Germania, è il 4° paese europeo per vendite legali perse.

L’Euipo fa luce sulla questione con uno studio molto accurato, i cui dati sono eclatanti:

  • ogni anno l’Unione europea perde 2,2 miliardi di euro, pari al 7,5 % di tutte le vendite nel settore degli pneumatici;
  • l’impatto delle batterie contraffatte costano all’industria europea, ogni anno, 180 milioni, pari all’1,8 % delle vendite del settore. La contraffazione delle batterie interessa principalmente il settore automobilistico, ma numeri non trascurabili sono rinvenibili anche in quello dei telefoni cellulari.

Da tutto questo, scaturisce una mancata vendita consistente che, conseguentemente, comporta una riduzione dei posti di lavoro (circa 8.500) e un’evasione fiscale pari a 340 milioni di euro.

L’Italia è il 3° produttore di pneumatici e batterie nella Ue e il 4° paese più colpito dalla contraffazione in questi due settori, con un totale di vendite perse di 274 milioni di euro, 256 milioni per i pneumatici e 18 milioni per le batterie, con un ammanco in termini di entrate per l’industria legittima che corrisponde al 5,9% nel primo settore e al 1,5 per il secondo.

La situazione italiana, tuttavia, non è niente in confronto a quella spagnola, che presenta vendite perse intorno ai 477 milioni di euro (445 milioni per contraffazione di pneumatici e 32 milioni per contraffazione di batterie), che corrispondono al 17,6% e al 4,6% di ammanco, rispettivamente per il primo e il secondo settore.

A seguire, vengono i 438 milioni della Francia e i 292 milioni della Germania.