Melfi: numeri straordinari per l’Ortopedia! Ma si rischia di rimanere senza medici. Ecco cosa sta succedendo

Il Programma Nazionale Esiti, la struttura del Sistema Sanitario Nazionale che valuta gli esiti delle cure eseguite nelle strutture sanitarie, segnala l’efficienza dell’Ortopedia di Melfi, reparto a rischio di drastico ridimensionamento per carenza di personale medico.

È quanto segnala alla nostra Redazione il Dirigente Medico presso l’Ospedale della città federiciana, Raffaele Pepe:

“A circa un anno di distanza, voglio fare un aggiornamento sul lavoro svolto presso l’Ortopedia di Melfi, alla luce del report del PROGRAMMA NAZIONALE ESITI (PNE), la struttura del Sistema Sanitario Nazionale che valuta gli esiti delle cure eseguite nelle strutture sanitarie.

I dati si riferiscono all’anno 2019 e mostrano quanto sia stato efficiente la nostra organizzazione nel garantire il trattamento chirurgico ai nostri anziani con frattura del femore.

Il dato, oltre ad essere il più alto mai registrato in Basilicata, non ci fa sfigurare anche paragonandoci ad ospedali più blasonati.

Purtroppo, da qui a pochi giorni, il Vulture e tutti quelli per cui siamo riferimento, dalla Campania, alla Puglia e persino dalla Calabria, potrebbero perdere una parte consistente dei servizi offerti, in quanto uno dei soli 3 medici in servizio presso il reparto andrà meritatamente in pensione, in assenza di una certezza di sostituzione.

Per questo motivo non posso non esprimere il mio sconforto, cercando di diffondere la consapevolezza di questa problematica, ignorata sicuramente dall’utenza che continua a rivolgersi al reparto, ma forse anche da molti che questo problema dovrebbe risolverlo”.

Attualmente l’organico è già ridimensionato.

All’interno del reparto, infatti, oltre al dottor Pepe, rimangono il Primario Cuomo e il dottor Mazzucca ormai prossimo alla pensione.

Nonostante queste evidenti difficoltà, a cui si aggiunge la mancanza della risonanza magnetica, il nosocomio melfitano rimane un’eccellenza che accoglie pazienti anche da Puglia, Campania e Calabria.

Ecco i dettagli.