Melfi, Laghi di Monticchio e Venosa nel prossimo giro d’Italia? Ecco le ipotesi

Manca poco meno di una settimana alla presentazione del Giro d’Italia 2023 ed è giunto il momento di mettere in fila le indiscrezioni per provare ad anticipare il percorso della prossima edizione della Corsa Rosa.

Cicloweb.it ha cercato di raccogliere tutte le voci che sono circolate sia sulla carta stampata, sia per passaparola tra gli addetti ai lavori.

“Dalla nostra ricostruzione riusciamo a far emergere non solo la sequenza delle frazioni – su cui c’è poco margine di errore, eccetto poche sedi di tappa – ma anche le caratteristiche tecniche di ciascuna, riuscendo già a vedere che aspetto dovrebbe avere il prossimo Giro d’Italia.

Quello che viene fuori fin da subito sono i circa 70 km a cronometro complessivi, un gradito ritorno che servirà ad equilibrare le dinamiche di corsa e costringere gli scalatori a muoversi da lontano; dopodiché emerge con chiarezza anche il ritorno alla tradizione del Giro, che torna a concentrare le difficoltà in tappe lunghe ed impegnative, senza rincorrere ad ogni costo durissimi arrivi in salita che bloccano la corsa.

Non si può non notare anche un corollario, ovvero la presenza di molte cime sopra i 2000 metri di altitudine.

La 3a tappa in particolare ripartirà sicuramente da Vasto e sarà certamente lunga 210 km, nonché connotata da un coefficiente di difficoltà di 3 stelle.

A questo punto cominciano le nostre speculazioni, a partire dal traguardo di questa frazione.

Molte testate giornalistiche sostengono che l’arrivo sia posto a Lago Laceno, ma noi preferiamo seguire la linea dei nostri insiders che ci suggeriscono un arrivo a Melfi.

Le 3 stelle suggeriscono un finale impegnativo che è assolutamente possibile proporre in questa zona: un’ipotesi che ci permettiamo di suggerire (si tratta di mera speculazione non comprovata da alcuna fonte) è il transito dai Laghi di Monticchio, salita sufficientemente esigente da giustificare le tre stelle.

La 4a tappa dovrebbe essere Venosa – Lago Laceno.

Spostiamo di un giorno il primo arrivo in salita (non ufficialmente visto che il GPM di solito viene collocato a Colle Molella), abbinandola a Venosa, altra sede di tappa suggerita dai nostri insiders.

Non siamo a conoscenza di dettagli in merito al percorso, ma le due sedi di tappa non sono particolarmente distanti e c’è spazio per inserire molti metri di dislivello.

Il finale sarà quasi sicuramente quello degli arrivi precedenti (1976, 1998, 2012) con la salita di Colle Molella e il tratto in altopiano verso il traguardo”.

Ecco una grafica delle tappe ipotizzate.