MELFI: “LA TASSA RIFIUTI VIVE CONTINUE FASI ALTALENANTI SEMPRE A DISCAPITO DEL CONTRIBUENTE!”, LO HA DICHIARATO…

Pubblichiamo di seguito il comunicato del consigliere Alfonso Ernesto Navazio, capogruppo del gruppo consiliare “Noi per Melfi in merito alla questione dei rifiuti e delle relative tariffe adottate dal Comune di Melfi.

“L’approvazione del bilancio di previsione, quest’anno addirittura fuori dai termini regolamentari del 31.03.2017, tempi già oggetto di una prima proroga, costituisce un importante banco di prova per correggere scelte in materia di rifiuti che, in questi anni, hanno vissuto fasi altalenanti non solo in termini di numeri ma anche di intenzioni.

Vediamo in concreto cosa è avvenuto:

a) L’ amministrazione comunale appena insediatasi nel 2011 ha modificato il contratto in essere con l’appaltatore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti passando da una raccolta basata sul sistema “porta a porta” a una raccolta definita di “prossimità”;

b) I costi di gestione del servizio dipendendo dal contratto vigente sono rimasti pressoché invariati per tutto il periodo 2011/2016 mentre non hanno subito alcuna variazione in riduzione i costi di smaltimento, nonostante l’amministrazione da tempo parli di livelli di differenziata prossima all’85%.

c) Le tariffe dunque, a parità di costi sostenuti, hanno vissuto fasi altalenanti più per effetto delle campagne elettorali in corso e delle pressioni dei singoli gruppi di potere (rappresentanti di categoria) che per fatti imputabili alla gestione del servizio e alla corretta applicazione del principio “chi più inquina paga”. Tra tutti vogliamo ricordare la riduzione operata in piena campagna elettorale (quella del 2016) sulla categoria produttiva degli alberghi pubblicamente plaudita dagli ignari (?) presidenti territoriali e locali della categoria, e che l’attuale piano finanziario penalizza con un ingiustificato aumento del 33% rispetto all’anno precedente!

d) Nel 2014, la Giunta comunale con deliberazione n.90 del 24 Giugno, approvava definitivamente il progetto, proposto dalla società C.R. Siderbeton, di costruzione di un impianto a Biogas per la produzione di energia elettrica alimentata da fonti rinnovabili con una potenza di 600kwe e il Sindaco presenta l’intervento come “analoghi a quelli previsti nel caso di energia eolica e fotovoltaica e finalizzati al miglioramento della qualità dell’ambiente e dei servizi per cittadini”. Una iniziativa che, in sede di approvazione del bilancio consuntivo 2014, il Sindaco ritorna ad elogiare quale progetto considerato “di grande rilevanza strategica “e prova di un cambiamento epocale nella gestione del ciclo dei rifiuti perché in grado di “trasformare il rifiuto in energia elettrica attraverso la produzione di metano, con un impatto ambientale prossimo allo zero”. A quei tempi il compagno di partito Francesco Pietrantuono non era ancora Assessore all’ambiente, ma le cose cambiano, così il 26 Marzo scorso anche le idee cambiano, e si esulta alla notizia che il TAR, addirittura prendendo spunto dal piano regionale dei rifiuti voluto fortemente dall’Assessore amico, annulla l’autorizzazione già concessa dalla provincia alla società C.R. Siderbeton imponendo il riavvio delle procedure per il rilascio della nuova autorizzazione!

e) Oggi si approva un piano finanziario TARI per il 2017 sovrastimato nei costi (circa € 320.000,00) che rischia di far corrispondere all’utenza finale, sia essa domestica che non domestica, più di quanto di fatto si possa sostenere nel 2017 per l’espletamento del servizio, circostanza peraltro non consentita dalla legge secondo cui le tariffe devono coprire il 100% dei costi sostenuti per la gestione del servizio ed eventuali differenze a favore delle prime, per il mancato sostenimento di costi inizialmente previsti, andrebbero recuperati l’annualità successiva con una corrispondente riduzione della tariffa da applicare.

Da qui, le nostre proposte di emendamento presentate al Consiglio comunale che si concretizzano in una riduzione dei costi del sevizio e una corrispondente riduzione delle tariffe da applicare all’utenza non domestica al fine di equilibrare una stortura oggi presente e contraria al principio di “chi più inquina paga” che vede il settore industriale, commerciale ed artigiano caricarsi del 75% dei costi totali del servizio quantificati per l’anno 2017 in € 3.172.407,92.

Faremo ogni sforzo per indurre il Consiglio comunale ad accettare i nostri emendamenti, in questa circostanza non si tratta di entrare nel merito di approcci al sistema di gestione dei rifiuti, che ci vedono comunque su posizioni diverse, ma di correggere delle ovvietà (costi che saranno impossibili da sostenere in toto nell’esercizio 2017) che ricadrebbero in maniera ingiustificata sulle tasche dei nostri cittadini ed imprese”.