A trentatré anni dalla sua prematura e tragica scomparsa, la Polizia di Stato ha ricordato l’Agente Scelto Alfonso Passannante.
In servizio presso il Commissariato di P.S. di Melfi, nel corso di una delicata operazione di polizia giudiziaria lungo la superstrada Potenza/Candela, la sera del 10 settembre 1992, Passannante veniva investito da un’autovettura, morendo per le ferite riportate.
Lasciava la moglie Rosa e due figli, Agostino di 7 anni e Sebastiano di 2, entrambi entrati a far parte della Polizia di Stato.
La cerimonia commemorativa si è svolta presso il Cimitero di Rapolla, dove, dinanzi alla tomba del Caduto situata nella cappella di famiglia, il Questore di Potenza Raffaele Gargiulo ha deposto la corona di alloro che il Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. ha fatto pervenire per la ricorrenza.
Alla commemorazione, svoltasi alla presenza dei familiari del collega scomparso e di una rappresentanza del personale della Polizia di Stato, tra cui il Dirigente ed i colleghi del Commissariato di P.S., sono intervenuti anche il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Sindaco di Rapolla Biagio Cristofaro ed i rappresentanti delle altre Forze dell’Ordine.
Ad onorare il poliziotto Passanante anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato delle Sezioni di Potenza e Melfi con i rispettivi labari.
A seguire è stata celebrata dal Cappellano della Polizia di Stato Don Giuseppe Tarasco una Santa Messa presso la Chiesa di San Francesco.
Nel corso della cerimonia il Questore Gargiulo ha ricordato la figura dell’Agente Scelto Alfonso Passannante, morto all’età di soli 29 anni per difendere quei valori di legalità e di giustizia in cui credeva fino all’estremo sacrificio della vita.