MELFI, IL SINDACO VALVANO REPLICA: “NESSUNA CHIUSURA DEL REPARTO, ECCO COME STANNO VERAMENTE LE COSE”

Non si è fatta attendere la replica del Sindaco di Melfi, Livio Valvano, in seguito alle dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza Alfonso Ernesto Navazio che ha parlato di rischio chiusura del reparto di ginecologia presso l’ospedale della città.

Ecco quanto dichiarato dal sindaco Valvano:

“Ospedale: a Melfi non si può curare l’ossessione elettorale.

Mia madre ha sempre ragione: “La gatt’ d’Forenz quer’ ca’ ie’ pensa”.

Solo così si spiega la preventiva difesa dall’accusa di terrorista rispetto alla solita preoccupazione lanciata da qualcuno in queste ore sull’Ospedale di Melfi.

È evidente che dopo aver avuto indiscrezioni sull’imminente apertura del reparto maternità, visto che sono stati consegnati i certificati attestanti l’ultimazione dei lavori e il collaudo, qualcuno è caduto in preda al panico, considerato che dell’Ospedale, dalle elezioni del 2016, se ne fa una ossessione. Se la preoccupazione è dove curarla allora è vero, all’Ospedale non si potrà curare.

La riapertura del reparto maternità sarà un momento di gioia per la comunità e l’intero territorio del Vulture-Melfese, ma comprendiamo che sarà vissuto come una celebrazione funebre per chi ama la pratica dell’amputazione pur di fare un dispetto alla moglie.

Non c’è nulla di segreto o di occulto.

È vero che c’è un trend non positivo del punto nascita; è un problema delicato, noto da affrontare che nessuno vuole e deve nascondere. Ne abbiamo parlato anche nelle discussioni pubbliche avute in Consiglio Comunale. È altrettanto vero, però, che chi ha responsabilità politiche ha deciso.

A prescindere dal parere del Ministero, noto da tempo e guarda caso utilizzato proprio adesso che si apre il reparto, in determinate circostanze – come nel caso di Melfi – la Regione ha la facoltà di decidere sul mantenimento del reparto.

Ed è il caso dell’Ospedale di Melfi, dove le nascite sull’intero territorio servito sfiorano le mille unità, circostanza che consente di poter impostare un piano di rilancio del punto nascita.

L’assunzione del nuovo primario di ginecologia dal primo Ottobre e del primario di neonatologia, insieme all’indizione dei concorsi rappresentano la più oggettiva delle prese di posizione da parte della Regione che si sostanziano nella volontà di rilanciare l’Ospedale.

Continuo a ritenere che non è questo il modo di affrontare un problema troppo serio che dovrebbe vederci lavorare insieme, perché la salute non è né di destra né di sinistra, tanto meno può essere abbandonata nelle mani del tanto peggio tanto meglio”.