A MELFI UN GRANDE MURALES TRA STORIA E PROGRESSO! “È AL CENTRO DI UNA RETE EUROPEA”

Un’attesissima conferenza stampa ha presentato finalmente alla città “Il Grande Murales”, tanto discusso dalla comunità federiciana.

All’incontro con la stampa sono intervenuti:

  • il Sindaco, Livio Valvano;
  • l’assessore all’Urbanistica, Aldo di Chio;
  • i responsabili di Inward_Osservatorio Internazionale sulla creatività urbana, Luca Borriello e Salvatore Velotti.

Presenti anche l’assessore alla cultura, Raffaele Nigro e l’assessore alle Infrastrutture, Tiziana Cappa.

Ricordiamo lo scopo del progetto attraverso le parole di Pietro Monico, consigliere comunale:

“È un grande lavoro di creatività urbana, volto a omaggiare Melfi come patria delle Costituzioni di Federico II e della Falconeria, importante simbolo della Città.

Proprio per questo, nella bellissima raffigurazione è evidente la rappresentazione di un falco e sarà altrettanto visibile quello che si suppone essere il vero volto di Federico II, ripreso nei dettagli dalla Chiesa di Santa Margherita.

Gli artisti sono stati selezionati grazie all’intervento dell’Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana (INWARD), con sede centrale a Napoli, ma fautore di tantissime opere in varie città italiane.

L’idea che il nostro comune ha deciso di sviluppare fa parte di un progetto più grande di riqualificazione degli spazi urbani che è ormai in corso da tempo e che, con questa ulteriore opera, si arricchisce di un linguaggio diverso ma pur sempre di grande impatto”.

Questa mattina, alle ore 9:30, nella Sala del Consiglio Comunale della Città di Melfi, si è ribadito il significato dell’opera, volta a introdurre un nuovo frammento d’arte nello skyline della “Città delle Costituzioni”, riproducendone i simboli più significativi sullo sfondo di un bellissimo paesaggio:

  • la falconeria, mediante il sogno e la suggestione del volo del falco;
  •  l’immagine del “probabile volto di Federico II” (che alcuni studiosi attribuiscono all’Imperatore), esistente nella cripta di Santa Margherita.

I due responsabili di Inward_Osservatorio Internazionale sulla creatività urbana hanno offerto un chiarimento sul lavoro che svolgono per diffondere la street art (arte di strada), attraverso la presentazione del loro modello d’azione in Italia e nel mondo:

“Lavoriamo nel settore pubblico, privato, internazionale e no profit, grazie anche alla collaborazione con l’Anci.

Melfi in particolare è un caso di estrema passione perché l’amministrazione comunale è sempre stata attenta al dato artistico e al suo contenuto, seguendo passo passo la realizzazione del murales.

Con questo lavoro Melfi è al centro di una rete europea che abbiamo creato”.

Più volte è stata sottolineata l’importanza di questa forma espressiva in quanto forza valorizzante e rinvigorente luoghi e persone e il Comune di Melfi, credendo molto in tale capacità, ha deciso di destinare anche l’altra facciata di palazzo Catapano alle mani esperte dei due artisti palermitani.

Il loro nome d’arte è “Rosk&Loste” ed erano assenti durante la conferenza perché ancora a lavoro in via Capanne, punto scelto con accuratezza strategica perché potesse raggiungere a colpo d’occhio vari punti importanti della città, come i Cappuccini e Porta Calcinaia.

Per il sindaco di Melfi:

“Eresia e innovazione sono gli elementi ispiratori di questa bella iniziativa ben condotta dall’Assessore Di Chio e efficacemente e coraggiosamente realizzata dall’Ufficio Urbanistica del Comune.

Sono gli stessi sentimenti che ispiravano l’imperatore Federico II che amava esercitare l’arte della falconeria interpretandola come l’arte di Governare e Melfi era uno dei suoi luoghi prediletti.

Un ringraziamento all’Ufficio Urbanistica del Comune, ai consiglieri comunali, a tutti i dipendenti e ai proprietari del Palazzo che in questi mesi hanno sostenuto con convinzione il progetto”.

Ha detto l’Assessore di Chio:

“È la volontà di aggiungere un frammento artistico allo skyline della nostra Città.

Uno skyline che rimanda alla storia che deve continuare.

Affinché ciò avvenga, bisogna aggiungere un pezzo d’arte raffinata.

Occorre lavorare sulla tradizione e sulla nostra storia, ma progredendola.

È questa la ragione di questa operazione”.

Un incontro esaustivo, ricco di spunti per comprendere fino in fondo su quali considerazioni si è fondata la realizzazione del progetto pittorico.

Di seguito, una foto di questa mattina.