ALLA FCA DI MELFI: “CI SONO GROSSE LACUNE CHE INCIDONO SULLA SALUTE DEI LAVORATORI”!

Domani, Lunedì 18 Giugno, si terrà un incontro in Regione convocato dal consigliere regionale 5 Stelle Gianni Leggieri.

Lo scopo sarà mettere a punto una valida alternativa da presentare alla giunta regionale lucana ed al ministero del lavoro, in risposta ad eventuali periodi di fermo di Melfi FCA, legati all’uscita di produzione della Grande Punto.

Al tavolo di lavoro, saranno presenti:

  • Usb Basilicata come parte sindacale;
  • un tecnico specializzato in metrica del lavoro ed esperto dell’Ergo Uas (la metrica adottata attualmente in Fca).

Questa la nota di Leggieri:

“Ho convocato per Lunedì, 18 Giugno, alle ore 12:30, un incontro in Regione per approfondire lo studio di una concreta alternativa da presentare alla giunta regionale lucana e al ministero come risposta ad eventuali periodi di fermata alla Fca di Melfi, legati all’uscita dalla produzione del modello Grande Punto.

Oltre alll’USB, sarà presente un tecnico specializzato in metrica del lavoro ed esperto dell’Ergo Uas (la metrica di lavoro adottato attualmente in Fca).

Questo lavoro è finalizzato a dimostrare che nello stabilimento automobilistico lucano ci sono grosse lacune legate all’utilizzo dell’Ergo Uas, che vanno a incidere negativamente sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

Dimostreremo con dati alla mano che è arrivato il momento di ripristinare un corretto metodo di lavoro, che rispetti tempi e carichi più consoni alla salvaguardia della salute e della sicurezza degli addetti linea.

Bisogna superare l’Ergo Uas che, secondo l’USB e tantissimi lavoratori direttamente interessati, si è dimostrato deleterio.

Reintrodurre i 10 minuti pausa tagliati con l’arrivo dell’Ergo Uas e rivalutare le tante postazioni di lavoro pesanti sono solo alcuni dei punti da cui ripartire.

Un altro obiettivo è quello di dimostrare che in questi anni si sono tagliati tanti posti di lavoro, oltre ai minuti di pausa, con un criterio di lavoro non più sostenibile.

Abbiamo l’occasione di evitare l’utilizzo di eventuali ammortizzatori sociali legati allo stop della Grande Punto, non è accettabile l’idea per cui centinaia di persone possano andare in cassa integrazione mentre altre sono costrette a lavorare il doppio”.